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El Shaarawy, il Faraone ha detto no ai cinesi. Roma che fai?

Ha comunicato al fratello Manuel di non sentirsela di andare in Oriente. Adesso aspetta una chiamata per rinnovare il contratto (scadenza 2020)

Stephan El Shaarawy, il calciatore ha rifiutato l'offerta dello Shanghai Shenhua, di LaPresse

Stephan El Shaarawy, il calciatore ha rifiutato l'offerta dello Shanghai Shenhua, di LaPresse

28 Giugno 2019 - 07:30

La Cina è lontana. Stephan El Sharaawy ha detto no all'offerta extralusso dello Shanghai. È stata una telefonata dello stesso Faraone al fratello Manuel che ne cura gli interessi e che stava trattando con gli uomini con gli occhi a mandorla, a mettere la parola fine a una trattativa che da un paio di giorni stava andando avanti condita da cifre che voi umani, roba da sedici milioni di stipendio all'anno. Tanti soldi, ma El Shaarawy ha detto di non sentirsela più di affrontare un trasferimento cinese che lo avrebbe portato lontano dal cuore del calcio che conta, perlomeno adesso quando ancora deve compiere ventissette anni.

Voglia di Roma

Di sicuro la motivazione del Faraone ha motivazioni solide e serie, ma non è neppure da escludere che possa esserci stato anche un problema economico. Ovvero: in Cina spesso i club certi stipendi li garantiscono solo in parte, il resto del cash viene completato dagli sponsor. Un esempio in questo senso per spiegare meglio: quando Luis Adriano firmò per un club cinese per uno stipendio da nove milioni di euro. Quando arrivò nel paese della Grande Muraglia, al momento della firma scoprì che sul contratto la cifra era di un milione e mezzo, il resto tutta roba di sponsor. Il procuratore del brasiliano, Gilmar Veloz, e il giocatore, richiusero le valigie e tornarono in Europa.

Detto questo, che può avere avuto un certo peso nella fumata nera, non si può comunque mettere in dubbio la scelta del Faraone. Che al fratello Manuel non ha mai nascosto che rimanere alla Roma gli avrebbe comunque fatto piacere. In questo senso, però, ora tocca alla Roma. Il giocatore ha un altro anno di contratto, scadenza giugno 2020, in mancanza di un rinnovo, tra sei mesi potrà firmare a parametro zero con chi offre di più, tra un anno la Roma lo perderebbe senza incassare nulla. C'è bisogno di trovare un nuovo accordo.

Nel recente passato, il fratello ha avuto un paio di contatti con Ricky Massara che adesso però è il direttore sportivo del Milan. La richiesta del giocatore era stata intorno ai quattro milioni di euro netti a stagione, compresi i bonus, in considerazione dell'ottima stagione giocata e di comportamenti che magari tutti: mai in questi anni in giallorosso El Shaarawy si è presentato in sede per chiedere un adeguamento salariale, mai una parola fuori posto.

Ieri c'è stato un contatto telefonico con il nuovo ds giallorosso Gianluca Petrachi, è probabile che all'inizio di luglio possa esserci un incontro per provare a trovare un punto di incontro. A meno che i cinesi non tornino, manifestando maggiore chiarezza e trovando, pure, un accordo con il club giallorosso sul prezzo del cartellino, cosa a oggi da escludere. Se non succederà, la Roma sarà più o meno obbligata a trovare l'accordo con il Faraone.

Incontro andaluso

Dopo la cessione di Manolas al Napoli, la Roma ha l'esigenza di trovare un nuovo difensore centrale, un titolare da garantire a Paulo Fonseca. In questo senso, ieri, a Milano, Petrachi ha pranzato con i procuratori dello spagnolo Marc Bartra, ventotto anni, cartellino di proprietà del Betis Siviglia con cui ha un contratto in scadenza nel giugno del 2023, data che mette in una posizione di forza il club andaluso.

Tra le parti ieri si sarebbero fatte anche alcune cifre, cioè cinque milioni più venticinque per l'obbligo di riscatto, roba che con tutto il bene che si possa volere allo spagnolo, ci sembrano un tantinello esagerate andando anche a esaminare la carriera del ragazzo. Con il Betis, peraltro, la Roma ha ancora in piedi la questione Sanabria sul cui cartellino il club giallorosso vanta un cinquanta per cento su un'eventuale cessione.

Cosa che potrebbe cambiare un po' le carte in tavola. Non solo per Bartra, ma anche per il portiere Pau Lopez, uno dei non pochi portieri che la Roma sta prendendo in considerazione per sostituire Olsen (per lo svedese pare ci sia un interessamento del Watford, a Trigoria sperano sia tutto vero). Le parti, sia per Bartra che per Lopez, si risentiranno nei prossimi giorni per verificare la possibilità di arrivare a una fumata bianca per uno dei due. Scontando Sanabria.

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