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Calciomercato, se Ünder parte la Roma punta il brasiliano Taison

Le trattative. Fonseca ha chiesto anche un portiere, due difensori centrali, un centrocampista e un centravanti

Ünder controlla Taison durante Roma-Shakhtar, di LaPresse

Ünder controlla Taison durante Roma-Shakhtar, di LaPresse

15 Giugno 2019 - 10:05

 Un portiere. Due difensori centrali. Un centrocampista. Un centravanti. Sono le richieste che Fonseca ha manifestato alla Roma nel corso dell'incontro londinese in vista di quella che sarà la sua prima Roma. Certo, il tutto dovrà fare scopa con i conti del club che il budget dovrà ricavarlo da una serie di cessioni anche perché nel calcio del terzo millennio pare proprio che, almeno da queste parti, non è che non si possano fare plusvalenze. Suona un po' strano che nelle richieste del nuovo tecnico non ci sia neppure un esterno, basso o alto fa poca differenza. Fonseca, infatti, pare che abbia dato il totale gradimento sia per quelli bassi (Florenzi, Karsdorp, Santon, Kolarov, il rientrate Luca Pellegrini), così come per quelli alti (Ünder, Kluivert, El Shaarawy, pure Perotti). Ma questo non vuole dire che qualcosa non succederà anche sulle fasce. Soprattutto se, come possibile, alla Roma dovesse arrivare un'offerta irrinunciabile per Ünder. Che, per quello che si sa, dovrebbe aggirarsi intorno ai cinquanta milioni. Siamo convinti che pure una decina di milioni in meno possano bastare. E se qualche club (Premier) dovesse presentarsi, per la Roma ci sarebbe la necessità di andare a prendere un esterno offensivo.

Idea Taison

Chi, allora? Considernando che a Fonseca non dispiacerebbe potersi portare a Trigoria almeno un giocatore che conosce, un nome che con ragionevole certezza si può fare, è quello del brasiliano Taison, trentuno anni, da oltre cinque allo Shakthar, esterno sinistro con una certa confidenza con il gol (nell'ultima stagione ne ha messi a segno una quindicina). Due anni fa il giocatore fu offerto a parametro zero alla Roma, non se ne fece nulla, ora dopo aver rinnovato fino al 2021, guadagna due milioni e mezzo più bonus mentre il costo del cartellino non dovrebbe superare i dieci-dodici milioni di euro. Per l'Italia ha lo stesso procuratore di Juan Jesus (Roberto Calenda) con cui ci sono rapporti accettabili che potrebbero essere propedeutici a trovare un punto d'incontro che soddisfi tutte le parti in causa.

Qualsiasi operazione, comunque, in questo momento è condizionata dal fatto che la Roma un direttore sportivo ce l'ha ma non si può dire. Preme, per esempio, la questione del centravanti visto che Dzeko da giorni non fa altro che mettere cuoricini nerazzurri pure su profili dedicati alla gastronomia. Chi al suo posto? Per ora noi ci sentiamo di escludere Gonzalo Higuain. Non solo perché ieri il fratello del giocatore Nicolas, intervenendo a una radio napoletana, ha dichiarato che in Italia l'unica squadra in cui Gonzalo potrà giocare è la Juventus. Ma anche perché i costi del giocatore, nove milioni netti di ingaggio, sono decisamente fuori dall'obiettivo della Roma di ridimensionare il monte inaggi. Per il centravanti molto dipenderà dal futuro di Schick. Se dovesse rimanere, la Roma potrebbe affiancargli un nome non di primissima fascia (Pavoletti in uno scambio con il Cagliari con Defrel per esempio). Se invece il ceco andasse via (il Borussia Dortmund lo vorrebbe in prestito), è chiaro che l'obiettivo in entrata sarebbe più importante. Questione portiere: si è parlato di un interessamento per il greco Barkas dell'Aek Atene. Chiesta una conferma alla Roma. La risposta è stata: escluso.

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