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Crollo Mihajlovic, rispunta De Zerbi: da Fonseca a Sarri, il borsino degli allenatori

Ieri crollata la candidatura del serbo. Sono in piedi quelle dei tecnici di Sassuolo e Shakthar. Tutto però è condizionato dal futuro dell'ex Napoli

Le quotazione di De Zerbi sono in ascesa, di LaPresse

Le quotazione di De Zerbi sono in ascesa, di LaPresse

02 Giugno 2019 - 07:28

Mihajlovic in picchiata. De Zerbi in risalita. Gattuso più no che sì. Zorro in attesa. Il tutto, aspettando di conoscere il futuro di Maurizio Sarri. È il borsino, aggiornato a ieri sera, relativo al prossimo allenatore della Roma. Che la Roma, dopo le delusioni relative più a Conte che a Gasperini, sta seguendo due direttive distinte: un sergente di ferro; un tecnico in grado di far giocare a calcio, bene, la squadra. Se le due opzioni si ritrovassero in un unico tecnico sarebbe l'ideale. Prima di prendere in esame i tre candidati conosciuti (poi chissà se c'è qualcun altro), è utile ricordare come l'opzione Maurizio Sarri sarà tenuta in piedi fino a quando il tecnico toscano non sarà annunciato da un altro club (Juventus). In caso contrario, Franco Baldini che considera Sarri l'uomo giusto al posto giusto, tornerà alla carica per portarlo a Trigoria.

Crollo Sinisa

«La piazza». Così ieri, in tarda mattinata, il direttore sportivo in pectore della Roma Gianluca Petrachi, ha fatto sapere a chi di dovere il perché si fosse convinto a lasciar perdere l'opzione Sinisa Mihajlovic per la panchina della Roma. Per i tifosi giallorossi un autentico sospiro di sollievo perché in pochi, molto pochi, avrebbero accolto con il sorriso l'arrivo del tecnico. Nei giorni scorsi la candidatura del serbo era stata presa seriamente in considerazione anche in virtù della solida amicizia che l'allenatore può vantare con Francesco Totti che in qualche modo avrebbe potuto ridimensionare l'impatto negativo dell'arrivo di Mihajlovic sulla panchina di quella Roma con cui cominciò la sua avventura nel calcio italiano.

Risalita De Zerbi

La telefonata c'è stata ieri mattina, «Roberto, che ne dici se ci incontriamo?». Dove Roberto è De Zerbi, allenatore del Sassuolo con un contratto con il signor Mapei in scadenza il trenta giugno del 2020. Quindi, nel caso, bisognerà parlare anche con il Sassuolo. Che il tecnico sia pronto a dire sì non ci vuole molto a capirlo e probabilmente questo dirà domani, quando è stato fissato l'appuntamento (luogo a noi sconosciuto). De Zerbi sicuramente risponde a una parte dell'identikit del tecnico che la Roma sta cercando. Ovvero lo preferirebbe italiano comunque con esperienza già nel nostro campionato, con le qualità di far giocare bene le sue squadre e far crescere i giovani alle sue dipendenze. Dal punto di vista dell'ingaggio non ci sarebbe davvero nessun problema visto che al Sassuolo non è che guadagni una cifra di quelle che fanno stupore.

Alternativa portoghese

Oltre a De Zerbi, ieri una telefonata la Roma l'ha fatta anche a Zorro Paulo Fonseca, il portoghese attualmente sulla panchina dello Shakhtar e al quale è stato dato un appuntamento a metà della prossima settimana. Il tecnico da un pezzo ha fatto sapere di essere più che disponibile, ma ha il difetto, si fa per dire, di essere straniero e la Roma per il momento sembrerebbe orientata a una scelta italiana per non rischiare di dover attendere l'ambientamento del nuovo allenatore. Anche con Fonseca il problema dell'ingaggio sarebbe molto relativo, sempre che si convinca lo Shakthar a non fare troppi problemi per liberare l'allenatore con cui ha vinto lo scudetto.

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