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Tra mercato e campo: il Karsdorp conteso ha detto sì all'Algarve

Non c’è una lista dei convocati per questo ritiro, ma l’olandese eviterà gesti eclatanti: è pronto a partire. E intanto aumentano i club interessati a lui

Mourinho e Karsdorp a Trigoria

Mourinho e Karsdorp a Trigoria (MANCINI)

15 Dicembre 2022 - 09:00

Tra i sempre più fitti misteri di Trigoria, c’è anche quello della lista dei convocati per il ritiro in Algarve. Nessuna anticipazione ufficiale. Ci sarebbero alcune situazioni da chiarire. Per esempio Wijnaldum parte o resta? Belotti che fa? E Karsdorp? Per i primi due non resta che aspettare oggi la lista d’imbarco sul volo diretto a Faro. Per il terzo la sensazione è che l’orange si imbarcherà. O, perlomeno, se dipendesse soltanto da Karsdorp, non ci sarebbe nessun problema a seguire i compagni in questo atipico ritiro prenatalizio. Non ci sarà, insomma, da parte del giocatore nessuna azione ribelle, se sarà convocato risponderà presente. Si temeva, visti i precedenti, soprattutto quel certificato medico per problemi psicologici che gli è costato una salata multa, che l’olandese potesse continuare sulla linea del muro contro M(o)uro. Non sarà così, anche se la situazione è ancora tutta da chiarire, nonostante le parole del tecnico che ieri, forse non a caso, nelle dichiarazioni rilasciate ai canali ufficiali del club, ha parlato di una squadra in cui non ha visto «problemi psicologici». Considerando come lo Special One sia un fuoriclasse nell’uso delle parole, il riferimento c’è apparso piuttosto chiaro.

Detto questo, l’olandese comunque resta in cima alla lista dei possibili partenti nella prossima finestra di gennaio. Anche perché, strano ma vero, da quando l’orange è stato messo in vendita, in pratica dal dopo partita con il Sassuolo («al giocatore ho detto di cercarsi una squadra per gennaio» disse Mou, pur senza nominare l’olandese), non è passato giorno che non spuntasse fuori una squadra interessata al suo cartellino. Alla faccia, si fa per dire, del prezzo fissato da Tiago Pinto che ha fatto sapere che Karsdorp può andare via solo in modo definitivo e per una cifra non inferiore ai dieci milioni (a cui se ne devono sommare altri dieci per l’ingaggio lordo fino al trenta giugno del duemilaventicinque). Pare che la prima squadra che si è fatta viva (c’è anche chi dice che la telefonata l’abbia fatta la Roma) sia stata il Marsiglia che con la Roma dei Friedkin ha rapporti ormai consolidati dopo le operazioni che hanno portato in Costa Azzurra Pau Lopez, Ünder e Veretout. In seconda battuta a ribussare a Trigoria sarebbe stato il Fulham, cioè il club di Premier che l’estate scorsa chiuse l’acquisto di Kluivert senza fare i conti con le regole della federcalcio inglese che per dare il permesso di lavoro ai calciatori sono piuttosto rigide, al punto che saltò l’affare perché Justin non rispondeva alle regole british. Poi è stata la volta del Lille, forse perché sulla panchina del club francese c’è quel Paulo Fonseca che conosciamo bene e con cui l’olandese ha giocato la sua migliore stagione in giallorosso. E poi è spuntato pure il Torino, uno di quei club che quando c’è un giocatore in vendita si pensa di non sbagliare mai a inserirlo tra i pretendenti. Ammesso (e non concesso) che tutti questi interessamenti siano reali, a noi risulta che nessun club abbia messo sul piatto le condizioni richieste da Pinto, neppure con la formula del prestito con obbligo di riscatto. Non resta che aspettare.

Così come per Edoardo Bove. Nel senso che il contatto avuto con il Lecce per il trasferimento del centrocampista giallorosso, si è concluso con un nulla di fatto. Bove aveva già dato la sua disponibilità, ma la Roma prima di prendere una decisione definitiva, vuole verificare le altre piste che sono in piedi per la cessione del ragazzo cresciuto a Trigoria. In particolare quella che porta al Sassuolo perché Pinto di sicuro non si è tolto dalla testa l’idea di riportare a casa Davide Frattesi, ipotesi peraltro percorribile più per giugno che per gennaio.

In stand by c’è anche il futuro di Eldor Shomurodov, altro giocatore in uscita, soprattutto dopo l’arrivo di Solbakken. Lo vuole la Cremonese, ma l’uzbeko gradisce poco la destinazione. Anche perché ha saputo che per lui c’è un interessamento pure da parte del Torino (appunto), destinazione che al giocatore è più gradita. Ma se Cairo non paga una decina di milioni, l’uzbeko resta qui. 

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