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Le trattative

Wijnaldum è un giocatore della Roma: nella notte il via libera

Georginio pronto a firmare per i giallorossi e a mettersi a disposizione di Mourinho. Può sbarcare nelle prossime ore per le visite mediche di rito

Wijnaldum col Psg (Getty Images)

Wijnaldum col Psg (Getty Images) (GETTY IMAGES)

03 Agosto 2022 - 04:30

È fatta. Anzi no, mancano ancora alcuni dettagli da limare. Limati. Accordo totale tra le due società e giocatore. Anzi no, pure qui c’è qualche numero che bisogna mettere a punto. Messo a punto. Arriva stasera a Ciampino. Anzi no, non c’è nessun volo schedulato da Parigi in direzione Roma, e poi l’arrivo annunciato va avanti da giorni, venerdì scorso, poi sabato, domenica, lunedì, ieri, prima o dopo, quando e se arriverà, ci diranno che lo avevano detto. È molto probabile che arrivi oggi.  Fissate le visite mediche. Anzi no ancora una volta e la sequenza cronologica è più o meno la stessa dei voli di cui sopra. Domani le visite mediche. Insomma, in questa corsa disonesta a voler essere i primi a poter dire io l’avevo detto, finalmente siamo arrivati alla tappa finale: Georginio Wijnaldum è un giocatore della Roma. E’ la realtà che è maturata nella notte dopo una trattativa infinita, tra alti e bassi, ma che sembra proprio arrivata alla felice conclusione che tutta la Roma giallorossa attendeva con trepidazione crescente. L’accordo totale c’è, il volo sarà schedulato nelle prossime ore, le visite mediche non sarà un problema fissarle in tempi brevissimi.

La trattativa, di fatto, si stava trasformando in un intrigo, con i protagonisti che non parlavano neppure sotto tortura, con confidenze di seconda e terza mano che fino a questa notte venivano perlomeno ridimensionate dai fatti. La preoccupazione che non si riuscisse ad arrivare a dama con la consapevolezza del possibile inserimento di un altro club, stava crescendo di giorno in giorno. Anche se, di fondo, la Roma, pur consapevole delle problematiche da affrontare e risolvere, aveva sempre trasmesso una sensazione di solido ottimismo. Così è stato.  

Detto questo, bisogna registrare che la trattativa è stata lunga, complessa e, in qualche momento, ha rischiato anche di saltare. Una prima parte dell’accordo tra i club era stato trovato da tempo, cioè quello relativo alle modalità del trasferimento del giocatore: prestito con diritto di riscatto che si trasforma in obbligo in caso di qualificazione Champions per una cifra tra i sei e gli otto milioni di euro (da confermare). Quello che mancava era la ripartizione tra i club su uno stipendio da sette milioni più un paio di bonus. Ecco, i bonus. Per quello che ci risulta, sono stati l’ultimo ostacolo da superare. Perché è vero che il giocatore che da tempo ha detto sì a Mou e alla Roma, ha rinunciato a un bonus da 800.000 euro che matura alla prima presenza da novanta minuti (roba che solo l’emiro), ma è altrettanto vero che c’erano altri bonus, per oltre un milione, che il giocatore voleva, poi chi glieli dava glieli dava, ma a questi soldi non voleva rinunciare. E i bonus hanno rischiato di trasformarsi in un malus. La Roma al giocatore ha sempre cercato di far capire che era pronta a garantire un totale (bonus compresi) come quello che dà a Pellegrini, Abraham e Dybala, ma oltre non poteva andare. Ed è questa la questione su cui Pinto ha lavorato venti ore al giorno, riuscendo a risolverla per chiudere definitivamente un affare che inevitabilmente, visti i numeri, non poteva non essere complesso.

 

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