ASCOLTA LA RADIO RADIO  

Dzeko bello di notte: 68 gol su 80 sono realizzati di sera

Numeri straordinari per il numero 9 bosniaco della Roma. In Champions League è a sole due reti dal record di Francesco Totti. Adesso il Napoli

, di LaPresse

, di LaPresse

25 Ottobre 2018 - 07:35

Ottanta in centocinquanta. Anzi, meglio, settanta in centoundici. Dove il primo numero sono i gol, il secondo le presenze. Del numero nove della Roma, Edin Dzeko. Il totale fa un gol ogni due partite scarse. Il secondo dato è ancora più preoccupante per tutti quello che lo hanno insultato, deriso, fischiato, spernacchiato. Perché sono le presenze e le reti segnate dopo la sua prima stagione in giallorosso quando mise insieme trentanove partite ma appena dieci gol, al punto che fu messo sul banco degli imputati, il flop di mercato di quella stagione si disse. Pensa te. Perché il tutto è firmato Edin Dzeko che in qualche occasione sarà pure irritante, ma è un centravanti come ce ne sono pochi in giro per il mondo, 319 gol totali in carriera. Quarta stagione con la maglia giallorossa ed è già arrivato al nono posto della classifica dei bomber di tutti i tempi e l'ottavo, Marco Delvecchio, è lì, tre gol in più, roba che potrebbe bastare un'altra sfida contro il Viktoria Pilzen.

Bello di notte

Fossimo nel Napoli, domenica sera prossima non staremmo tanti tranquilli. Non solo perché nelle due precedenti visite al San Paolo, il bosniaco ha lasciato segni pesanti, due doppiette che hanno santificato altrettante vittorie della Roma, per ulteriori chiarimenti fate una telefonata a Maurizio Sarri. Ma soprattutto perché quando il sole diventa un appuntamento per il giorno dopo e si accendono i riflettori, Dzeko diventa ancora più devastante di quello che pure già è. Spieghiamo. Siamo andati a rivedere tutti gli ottanta gol del bosniaco segnati da quando indossa la maglia giallorossa. E lo abbiamo fatto facendo attenzione anche all'orario di inizio delle gare. Alla fine è venuto fuori un dato piuttosto interessante. Ovvero di questi ottanta gol bosniaci, la bellezza di sessantotto sono stati segnati di notte (abbiamo considerato tali anche le gare iniziate alle ore diciotto), con una media realizzativa di 0,61. Media che ovviamente scende con le partite di giorno (che sono state di meno), si arriva a 0,41 per le dodici reti segnate con la luce del giorno. Insomma, un altro Zibì Boniek, un altro bello di notte come, appunto, fu soprannominato il polacco dall'avvocato Agnelli negli anni ottanta, motivo la capacità di essere decisivo nelle partite in notturna. Visti questi numeri ci sarebbe quasi da chiedere che la Roma giochi sempre con la luce dei riflettori.

All'inseguimento di Totti

Il bosniaco ha segnato in Italia e in Europa, ma c'è da sottolineare come negli ultimi mesi sia stato sempre letale, per gli altri, nelle partite di Champions, quasi che la coppa dalle grande orecchie lo ispirasse di più (forse perché si gioca sempre di notte?). È straordinario il ruolino di marcia di Dzeko nelle ultime otto partite europee dove è andato a segno in sette occasioni, totalizzando dieci reti, cinque nelle ultime due con la tripletta al Viktoria e la doppietta al Cska. Roba da campione e non può essere certo un caso che ora il bosniaco sia in testa alla classifica dei cannonieri insieme a Lionel Messi (che ha una partita in meno perché ora infortunato). Di questo passo c'è il rischio che cada uno degli innumerevoli record tottiani con la maglia giallorossa. Il dieci che ora sta in tribuna, di fatto nella sua incredibile carriera ha riscritto da cima a fondo il libro dei record romanisti. Compreso quello dei gol realizzati in Champions dove è in testa con diciassette reti. Il bosniaco, con i cinque di quest'anno, è salito a quota quindici, a meno due dal totem giallorosso. Insomma, il record è a portata di mano considerando pure che in Europa si giocherà sempre di notte e siamo sicuri che neppure Totti, nel caso, si dispiacerà di vedersi battuto in questa particolare classifica. Gli altri otto gol europei, Dzeko li ha realizzati in Europa League dove alla fine della competizione, nonostante la prematura esclusione dei giallorossi, si portò a casa pure il titolo di capocanniere. Ventitrè in Europa, cinquantasette in Italia (due in coppa Italia a Cesena e Sampdoria), dieci la prima stagione, trentanove la seconda, ventiquattro lo scorso anno, ora è a quota sette con due reti segnate in campionato e cinque in Europa. Numeri che non si possono discutere e che stanno a dimostrare la qualità di questo giocatore che, oltre all'attuale, ha ancora un anno di contratto con la Roma. Come dire che, a queste medie, i cento gol sono un traguardo assolutamente raggiungibile. Se poi si continuerà a giocare di notte...

© RIPRODUZIONE RISERVATA