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Le pagelle di Roma-Spal: Olsen limita i danni con tre grandi parate

Lorenzo Pellegrini è quello che prova maggiormente a raddrizzare la gara. Luca è invece tramortito dall’episodio del rigore. Dzeko è irriconoscibile

21 Ottobre 2018 - 08:58

Senza senso. La Roma che rientra dopo la sosta azzera in un colpo solo la striscia positiva centrata in precedenza. Soccombendo in casa con la Spal, al termine di una gara cominciata nemmeno malaccio. Ma finita malissimo, con gli avversari in dieci che sfiorano pure il terzo gol.

5,5 FLORENZI - In una ripresa orfana di idee e a velocità di crociera, è fra i pochi a premere sull'acceleratore. Senza però riuscire a incidere.

4 FAZIO - Bonifazi lo sovrasta, per di più sugli sviluppi di corner e nell'area piccola. Come se l'argentino fosse esordiente e lo spallino leader riconosciuto. È il contrario, ma ricordarlo fa anche più male.

4,5 MARCANO - Più sfortunato che realmente colpevole ad essere sempre in campo nelle tre sconfitte.

4,5 LUCA PELLEGRINI - Pesa come un macigno l'intervento che causa il rigore. Fino ad allora non demerita, anzi. Poi però si spegne.

4 CRISTANTE - Vice-De Rossi designato nel modulo col doppio mediano, ma rispetto all'ottima prestazione di Champions compie diversi passi indietro. Metaforici quanto sostanziali.

5 NZONZI - D'accordo, la velocità non è mai stata la sua dote migliore. Ma il ritmo che imprime al gioco è fin troppo compassato. Questa volta anche in interdizione mostra diverse falle. Troppe a giochi fatti.

5 ÜNDER - Pronti via, innesta il turbo e crea pericoli. Sembra il prologo di una di quelle giornate in cui la sua velocità spacca difese e partite. Ma il seguito è strappato.

6 LORENZO PELLEGRINI - Fra i giocatori di movimento, è quello che prova maggiormente a raddrizzare la gara. Ci va anche vicino, con un gran sinistro che scuote la traversa. ma di lì a poco anche le sue percussioni si ingolfano nel traffico.

4,5 EL SHAARAWY - Il suo lancio per Dzeko nel primo tempo è d'ispirazione "tottiana". Ma i piedi del Faraone non si discutono. Al contrario della continuità, anche nel corso della stessa partita. In questo caso però in discussione è più la "cattiveria" che altro. Smarrita.

4 DZEKO - È una di quelle occasioni in cui lascia a casa il dottor Dzeko e porta solo mister Hyde. Lontano parente del giocatore che ha fatto incetta di gol negli ultimi giorni, ne fallisce due facili. E appare svagato, molle. Aridatece Edin.

5 KLUIVERT - Il suo ingresso vivacizza la manovra offensiva. O almeno dà quella sensazione. Per poco, prima che si perda anche lui nel marasma.

S.V. CORIC - Sognava un esordio diverso.

S.V. PASTORE - In campo nel finale, fa in tempo a perdere una palla che per poco non crea guai anche peggiori.

Il migliore: 6,5 ROBIN OLSEN - Se il migliore in campo in una simile débacle casalinga è il portiere, c'è qualcosa che non torna. Se succede al cospetto di una Spal che non è certo una corazzata inaffondabile, le preoccupazioni si espandono. Alla fine viene da dire «meno male che c'è Robin». Sul rigore prova a ipnotizzare Petagna in stile-Caputo, ma il balletto non sortisce gli stessi effetti. Però se la giornata sanguinosa non sfocia in emorragia lo si deve a tre suoi interventi decisivi.

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