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Alisson: "Mi chiamano portiere-gatto. Il calcio in Brasile è indietro"

Il portiere giallorosso: "Non siamo inferiori a nessuno a livello tecnico, ma dobbiamo migliorare molto nella struttura e nell'organizzazione"

La Redazione
03 Giugno 2018 - 17:25

"Mi hanno detto che somigliavo a un modello e mi hanno soprannominato il portiere-gatto: è una cosa che non mi interessa e che non ostacolerà mai le mie prestazioni in campo". Così Alisson Becker, intervistato da GQ Brazil. Il portiere si è anche soffermato sulle differenze tra calcio brasiliano e italiano: "In molti club, o si paga dipendenti o si investe nelle strutture. E la differenze con la serie A non si fermano qui. Sento che in Brasile il calcio non è preso sul serio. E in effetti anche se non siamo inferiori a nessuno a livello tecnico, siamo molto indietro nella struttura e nell'organizzazione".

Chiusura dedicata ai suoi gusti musicali: "Sono eclettico: mi piacciono il rock, il sertanejo e il pagode, ma ultimamente The Little Finger è la canzone che suono di più".

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