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Stadio della Roma, carotaggi terminati: semaforo verde

Da ieri un ulteriore tassello in attesa della Variante. E occhio alla crisi istituzionale

29 Maggio 2018 - 14:35

«I risultati emersi sono in linea con lo sviluppo del progetto». Poche parole quelle che ci arrivano dalle nostre fonti sui lavori di questo ultimo mese nell'area di Tor di Valle. Poche parole che però bastano per chiarire come dai carotaggi per l'analisi dei terreni destinati a ospitare lo stadio portati avanti fino a ieri sera (in realtà proseguiranno per la fase ultimativa ancora per qualche ora oggi) dai tecnici di Eurnova, non siano emerse novità tali da mettere in discussione la costruzione del nuovo impianto giallorosso. I carotaggi iniziati lo scorso 16 aprile, dopo l'autorizzazione del Comune a occupare il suolo pubblico sulla pista ciclabile di Tor di Valle dove sono transitati i mezzi del cantiere, hanno riguardato un'area per dimensioni molto importante, e sono serviti a valutare i rischi di natura idrogeologica e archeologica. Soprattutto quest'ultima preoccupava chi conosce bene la storia recente delle opere realizzate (o arenate) nella nostra città. Il rischio di un ritrovamento di un qualche interesse storico è sempre dietro l'angolo, anche se va detto che su questo tutti gli studi preliminari condotti nell'area avevano sempre parlato di rischio minimo. E per questo i proponenti si sono sempre dimostrati molto fiduciosi che non ci sarebbero stati intoppi. E così sembra che sia anche alla luce di questo ennesimo studio.

Per capirci meglio il carotaggio è una tecnica di campionamento adottata durante la ricerca di risorse minerarie nel sottosuolo con perforazione di pozzi o sondaggi, e in archeologia, per l'analisi del terreno. Le tecniche sviluppate ormai permettono di prelevare carote di fondo che possono essere lunghe fino a 27 metri circa e vengono prelevate tramite appositi carotieri posti alle estremità delle aste di perforazione al posto dei normali scalpelli di perforazione. Un lavoro lungo e meticoloso che prevede una successiva fase di analisi dei campioni prelevati. Da ieri quindi un ulteriore tassello è stato posto per completare questa lunghissima fase preliminare che porterà alla posa della prima pietra. Mancano ancora diversi passaggi, su tutti l'approvazione della Variante al Piano Regolatore Generale della città e con essa la contestuale adozione del Verbale di Determina della Conferenza dei Servizi, che dovrebbero arrivare nella migliore delle ipotesi nella prima metà di luglio.

La crisi istituzionale in corso nel nostro paese rischia di incidere in questo processo. Come vi abbiamo più volte scritto le sorti e la forza della sindaca di Roma Virginia Raggi, sembrano legate a doppio filo a quelle del suo riferimento all'interno del Movimento 5 Stelle, quel Luigi Di Maio, che da domenica ha visto fortemente ridimensionato il suo ruolo nei palazzi che contano. Apparentemente questo potrebbe far pensare ad un possibile rallentamento, ma paradossalmente, ancora dai proponenti filtra una speranza diametralmente opposta. In effetti il capo politico del Movimento Di Maio ora si troverebbe nella necessità, sopratutto all'interno del proprio gruppo, di portare a casa qualche successo concreto e nel minor tempo possibile. Ecco quindi che un'accelerata sul fronte stadio costituirebbe una preziosa conquista da rivendicare nel nome del "buon governo" 5 stelle. Del resto vi abbiamo già detto di come dagli uffici tecnici del Comune filtri la volontà di rigettare in linea di principio tutte le proposte che arriveranno sulla Variante per poi approvarla nel minor tempo possibile. Tutto quindi sembra procedere nel miglior modo. Ed ogni giorno che passa ci si avvicina sempre più alla agognata meta.

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