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Nuno Romano: "Ci siamo adeguati all'emergenza. A Roma giocatori molto professionali"

Il preparatore atletico della Roma: "Abbiamo dovuto reinventare i piani di lavoro, personalizzato per ognuno. E’ più un controllo che un vero allenamento"

Il preparatore atletico Nuno Romano in allenamento a Trigoria con Mancini, di LaPresse

Il preparatore atletico Nuno Romano in allenamento a Trigoria con Mancini, di LaPresse

15 Aprile 2020 - 22:08

"Non eravamo preparati a una situazione del genere, abbiamo dovuto reinventare il nostro lavoro". Parola di Nuno Romano, il preparatore atletico giallorosso che è intervenuto in una diretta Instagram con la giornalista portoghese Claudia Garcia. Romano ha raccontato come per ogni giocatore ci sia un piano di allenamento personalizzato: "Il grosso e i principi del lavoro sono gli stessi, poi alcuni dettagli sono cambiati in funzione delle caratteristiche, o in funzione della posizione in campo dei calciatori. Abbiamo stabilito un orario e dei giorni settimanali in cui facciamo una diretta con il gruppo, attraverso delle slides, con la partecipazione anche dello staff medico". In una situazione del tutto diversa dal normale però, i giocatori si sono fatti trovare pronti: "Devo dire che a Roma ho incontrato un gruppo di grandissimi professionisti, non pensavo di trovarne così. E' un privilegio enorme mio e di Fonseca, poter avere a che fare con atleti di questo livello di professionalità, in questo periodo siamo sicuri che stanno dando il meglio anche negli allenamenti a casa".

Resta il fatto che l'emergenza coronavirus ha colto di sorpresa il mondo del calcio stravolgendone tempi e metodologie di lavoro. "Si cerca di fare il possibile per mantenere una certa forma. Si lavora anche dal punto di vista psicologico, mentale. E' più un controllo che un vero allenamento. Il sovraccarico e l'intensità, ovviamente, sono differenti rispetto agli allenamenti in campo. E' una preparazione simile a quella che i giocatori fanno durante il loro periodo di ferie. Si fa una sorta di mini-preparazione rispetto all'inizio della stagione". Sulle sue difficoltà dovute alla quarantena, ha spiegato: "A livello lavorativo l'aspetto più difficile è stato che non eravamo pronti a reinventare il nostro piano di allenamenti. E' una novità per tutti. Un'altra difficoltà è mantenere concentrati i giocatori e cercare di sapere se fanno quello che gli hai detto". Questa situazione condiziona inevitabilmente la condizione della squadra, che avrà bisogno di tempo per tornare a essere competitiva in campo: "In precampionato si conosce il tempo a disposizione e ci si prepara. Oggi invece ancora non si sa e non si è mai saputo. Noi ci aggiorniamo giorno dopo giorno. Quando si riprenderanno gli allenamenti sarà un lavoro duro per noi preparatori. Si avranno a disposizione tre settimane per preparare un calendario intenso e competitivo di due mesi".

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