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[VIDEO] Di Francesco: "La squadra è cresciuta tantissimo. Possiamo competere con Juve e Napoli"

L'allenatore della Roma ha parlato in vista dell'Udinese: "Gara insidiosa. Nainggolan? Decideremo oggi"

La Redazione
22 Settembre 2017 - 13:14

L'allenatore della Roma Eusebio Di Francesco ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida di campionato contro l'Udinese, in programma domani all'Olimpico alle ore 15. Queste le sue parole:

L'Udinese sta faticando, la voglia di riscatto della squadra è l'insidia maggiore?

Tutte le partite nascondono delle insidie, anche quelle giocate e finite bene dove magari ci siamo resi meno conto del buon approccio che abbiamo avuto. Noi dobbiamo avere lo stesso atteggiamento avuto con Verona e Benevento, come predisposizione di squadra, come voglia di giocare insieme, come determinazione e dobbiamo partire con la stessa forza. Davanti abbiamo una squadra con valori importanti, con un allenatore che prepara bene le partite, hanno raccolto meno di quanto hanno seminato.

Le rotazioni fanno sentire tutti importanti aiutano molto…

Aiuta quando arrivano i risultati. Il turnover è valido quando si raggiungono determinati obiettivi, fin dal primo giorno ho parlato sempre di collettivo, mai individualmente, ho parlato sempre di due giocatori per ruolo, non di titolari e riserve. Voglio far capire a tutti, compreso l'ambiente, che tutti sono indispensabili per raggiungere un obiettivo importante.

I risultati possono essere favoriti da questa scelta tecnica? Possono essere il vero valore aggiunto?

Devono esserlo, è fondamentale. Questi abbinati ai risultati aiutano ancora di più. Tutti alzano il livello di attenzione alla gara in allenamento. Questa squadra, al di là delle partite, è cresciuta tantissimo negli allenamenti e questo fa la differenza. Ciò che si fa in allenamento si fa in partita.

Nainggolan ha superato l'infortunio? E' utilizzabile?

Ieri ha fatto tutto con la squadra, oggi sarà l'esame finale. Se dovesse essere tutto ok sarà convocato e magari sarà della partita dall'inizio.

Le piacerebbe un campionato con meno squadre? E' la soluzione?

Può essere una soluzione, ma non spetta a me dirlo. Sono state fatte varie analisi... Chi ha conquistato la Serie A deve meritare questa chance. Se si devono fare delle scelte ben vengano. Ritengo che questo divario esiste, esiste dallo scorso anno. Detto questo credo che però tutte le partite hanno un significato particolare, più il campionato andrà avanti e meno si vedrà questa differenza, le squadre si abitueranno. Ve lo dice uno che ci è passato qualche anno fa con il Sassuolo.

Alla Roma manca un giocatore con le caratteristiche di Dybala o Mertens?

Secondo me noi all'interno abbiamo dei giocatori importanti con determinate qualità. Giocatori che possono decidere le partite da un momento all'altro. Dzeko può essere uno di questi calciatori, mettendo quella rabbia, quella voglia di lavorare per la squadra può essere fondamentale. Questa Roma nella sua costruzione è basata sul collettivo. Quando si fa una squadra l'allenatore diventa fondamentale. I calciatori ti fanno vincere le partite, ma se insieme te le fanno vincere preferisco nettamente.

Con l'assenza di Schick, vede Defrel sulla destra o alternativo a Dzeko?

Greg è stato preso per essere un po' l'alternativa ad Edin, ma l'ho portato spesso a giocare a destra dove lui si è sacrificato per la squadra. In determinate partite ho scelto altri calciatori per mettere i giocatori più a loro agio. Piano piano lo riporterò più in zona centrale. E' ovvio che quando rientrerà Schick farò altre valutazioni. Sto alternando molti calciatori in quel ruolo lì. Cengiz Under ha fatto un po' fatica col Benevento, quindi questi ragazzi vanno un po' centellinati.

Juventus e Napoli hanno vinto tutte le partite. Lei allena una squadra del livello di quelle due?

Io credo di allenare una squadra forte, che può competere con Juventus e Napoli. Loro hanno dimostrato di avere in questo momento maggiore solidità per tanti motivi. Abbiamo cambiato tanto, ma sono convinto che piano piano stiamo recuperando terreno, convizione e consapevolezza che un po' mancava nella squadra e nell'ambiente. Queste partite, non prendendo gol, ci devono dare ancora maggior forza. I campionati sono lunghi, le insidie sono dietro l'angolo. Sono convinto che anche domani parleremo di percorso di crescita per avvicinarci a Juve e Napoli.

C'è la possibilità di dare un turno di riposo a Dzeko e Kolarov viste le prossime tre partite ravvicinate?

Anche Alisson ha giocato sempre… Sono valutazioni che farò partita dopo partita. Domani giocheranno tutti e tre, poi valuteremo. Ad oggi domani loro giocano. Credo che sia giusto sfruttare quest'onda di entusiasmo e di forza che hanno dimostrato in queste ultime gare.

Come procedono i recuperi di Karsdorp ed Emerson Palmieri?

Emerson e Luca Pellegrini sono andati in Germania per valutare il livello muscolare, stanno rispettando i tempi. Karsdorp ha avuto questo infortunio muscolare che l'ha frenato un po'. Non voglio avere fretta, è normale che li vorrei tutti a disposizione, ma in questo momento lui e Schick non sono nella condizione giusta per essere in campo con la squadra.

Si è abituato all'altalena umorale della piazza romana?

Ogni mondo è paese. Le critiche e il gradimento ci sono sempre da tutte le parti, anche a Sassuolo. Quello che non mi piace è quando si parte prevenuti, dispiace... Io sono qui per lavorare per la Roma e non per me stesso. Io mi sento nettamente integrato al percorso di crescita di questa squadra, tutto quello che c'è attorno cerco di farmelo passare facilmente, farmelo scivolare addosso. Deve essere la forza di un allenatore che allena qui. Io quando vado in giro sento grandissimo affetto da parte di tutti, anche qui dentro mi sento bene.

Ha cambiato idea sul ruolo di Florenzi? E' il jolly della Roma?

Può esserlo veramente, dici bene che la mia percezione è cambiata. I giocatori bisogna allenarli per poterli valutare. Allenandolo mi rendo conto che ha una capacità impressionante di poter agire ovunque ed ha la predisposizione. Lui è sempre uguale, non cambia mai espressione se gli dici di giocare da una parte o dall'altra. Io penso dentro di me ad un ruolo ideale, ma non lo dico qua (ride, ndr). Io ho parlato col ragazzo, lui mi ha detto che ruolo preferisce fare. Nel confronto si cresce entrambi. Sono contentissimo di poter allenare Florenzi, sono convinto che mi darà grandi soddisfazioni.

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