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Pellegrini: "E' stato un sabato perfetto. Florenzi? Rientro incredibile, ha corso più di tutti"

Il centrocampista giallorosso ha parlato a Roma Radio: "Partita interpretata bene. Under parla la lingua del calcio"

Foto: Federico Proietti

Foto: Federico Proietti

La Redazione
17 Settembre 2017 - 09:26

Il giorno dopo la bella vittoria contro il Verona (3-0) il centrocampista della Roma Lorenzo Pellegrini è intervenuto ai microfoni della radio ufficiale del club giallorosso. Queste le sue parole:

Il tuo debutto da titolare?

Sognavo un bel debutto e speravo di far bene, ma era importante vincere e lo abbiamo fatto: un sabato perfetto.

La tua prima volta da tifoso invece?

La prima volta sinceramente non la ricordo, ma allo stadio sono andato da subito, mio padre, assieme a dei miei cugini, era abbonato in Curva e mi portava all'Olimpico quando avevo 4-5 anni. Vedevo il campo lontanissimo, lo stadio mi sembrava immenso, da giocatore la sensazione è ben diversa.

Ieri è stato il giorno del ritorno di Florenzi.

Ale ha fatto un rientro incredibile. E' tornato con serenità e voglia, ha corso più di tutti. Ale è impressionante.

Di Francesco chiede a voi intermedi di allargarvi. Un gioco che conosci bene. Quanto tempo ci vuole per acquisire questi sincronismi? A che punto siamo?

Ci vuole un po', ma secondo me siamo a buon punto, lo vediamo anche in allenamento. Anche ieri, al di là di me, anche sull'altra fascia Kolarov, Nainggolan e El Shaarawy hanno interpretato benissimo la partita. Ieri abbiamo fatto molto bene, abbiamo cercato di fare quello che ci ha chiesto il mister. Lui ci dà un'impronta, cerca di farci entrare in campo sapendo quello che bisogna fare. Tanti movimenti sono dettati dagli avversari. Molte volte siamo entrati perché c'erano spazi centrali. Sei tu che devi vedere se gli avversari sono un po' più stretti e quindi andare sull'esterno, o viceversa. Il movimento dell'esterno è contemporaneo per dare più alternative, più spazio, creando difficoltà agli avversari.

Quanto è stato importante cominciare a vedere i frutti del lavoro che si fa in allenamento?

Sicuramente sì. C'era la voglia di tutti di tornare a vincere. Giocavamo in casa e non vincevamo da un po', tra rinvii e Champions dove abbiamo fatto un pareggio buono. Era importante vincere. Potevamo fare qualche gol in più, ma l'importante erano i 3 punti.

Nonostante le diverse lingue con Cengiz Ünder vi siete trovati bene…

Sì, lui è un ragazzo molto intelligente. Dopo che abbiamo capito anche con Ale (Florenzi, ndr) che la fascia destra sarebbe stata completata da lui abbiamo cercato delle parole chiave per comunicare con lui.

Cengiz ha detto che sta imparando l'italiano, ma magari a fine stagione sarete voi a parlare un po' di turco...

Sicuramente (ride, ndr). Non si sa mai...

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