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Il Capitano

Florenzi alla festa di Natale: "Grazie Roma"

Il numero 24 ha tenuto un discorso alla cena con i dipendenti: "Siete persone speciali". Alla serata anche Fonseca, Mirante e tutti i dirigenti"

, di LaPresse

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17 Dicembre 2019 - 08:53

Profumi di Roma. Ieri sera a cena (e ci sarà il bis stasera), poi appuntamento con i tifosi il primo dell'anno, Tre Fontane, allenamento a porte aperte, posti esauriti. A conferma di come ci sia una sempre più crescente voglia di Roma, di questa prima Roma dell'era fonsechiana che in pochi mesi è riuscita a riconquistare l'affetto di gran parte della tifoseria.

La cena

Il primo appuntamento è andato in scena ieri sera, via Tomacelli, ristorante «La Lanterna» che per il terzo anno consecutivo ha ospitato la festa natalizia di tutti i dipendenti della società giallorossa, ospiti d'onore gli sponsor, sala gremitissima, cena a buffet di quelli che non sai da dove cominciare, sorrisi, auguri, l'obbligo di presentarsi con almeno un accessorio giallo o rosso. Nessuno ha trasgredito, ci mancherebbe, agli obblighi di questo Christmas Party. Che ha regalato anche qualche siparietto divertentissimo. Come, per esempio, quando il direttore sportivo Gianluca Petrachi e Ruggiero Rizzitelli hanno dato vita a uno scambio di battute in dialetto pugliese (Rizzigol è nato a Foggia) che ha scatenato l'ilarità generale anche se un po' tutti in realtà non hanno capito nulla o quasi di quello che i due si sono detti.

Presente la dirigenza al completo, dal Ceo Guido Fienga al vicepresidente Mauro Baldissoni, dal grande capo del marketing Francesco Calvo a Manolo Zubiria appena tornato da Nyon dove aveva presenziato al sorteggio per i sedicesimi di finale di Europa League. E, ovviamente, non poteva mancare Paulo Fonseca apparso sempre più coinvolto dal mondo romanista, rappresentato nell'occasione anche da molti ex giocatori che attualmente lavorano a Trigoria, dal già citato Rizzitelli a Righetti, da Candela a Impallomeni.

Presente anche una rappresentanza della Roma femminile, capitanata dall'allenatrice Betty Bavagnoli e dal capitano Elisa Bartoli. Per la prima squadra, come sempre, presente il Capitano, Alessandro Florenzi, arrivato intorno alle ventuno, tra gli imbucati, si fa per dire, anche il portiere Antonio Mirante che non si è voluto perdere questa festa tutta colorata di giallorosso. C'era attesa per l'arrivo del ventiquattro giallorosso, soprattutto per il discorso che avrebbe fatto, come si conviene al Capitano. Discorso che qualcuno aveva supposto potesse essere di addio, considerando gli ultimi, tormentati, mesi del giocatore. Non è stato così.

Florenzi, peraltro, è stato presentato nientepopodimenoche da un Fonseca applauditissimo: «Ora aspettano tutti che parli di mister», parole che hanno suscitato le generali risate dei presenti. A quel punto la parola è passata a Florenzi che ha voluto ringraziare tutti, anche tutti quelli che non sono più nella Roma: «Siete persone speciali, io sono fortunato a stare al vertice della piramide e, grazie a voi, noi giocatori possiamo pensare solo a giocare a calcio. Non posso che ringraziare tutti» questa la sintesi delle parole del Capitano. Parole che erano rivolte ai dirigenti, ai dipendenti, a tutti quelli che lavorano per la Roma. Magari stasera Florenzi userà parole diverse nel corso della cena organizzata dai giocatori per lo scambio degli auguri natalizi. Vedremo.

Primo gennaio

Per gli auguri ai tifosi, la Roma ha dato appuntamento per il primo gennaio alle Tre Fontane. Quando, in occasione del primo allenamento del duemilaventi, le porte saranno aperte. Non a tutti, ma solo per una questione di spazio. E se non avete prenotato il vostro posto, mettetevi il cuore in pace perché i posti sono andati già esauriti. I tifosi più attenti e veloci, infatti, ieri mattina attraverso il sito ufficiale della Roma, ci hanno messo poche decine di minuti a esaurite i duemilaseicento posti a disposizione per la festa di inizio anno con la Roma. Il risultato è che non c'è più un posto libero. A conferma di questa voglia di Roma che non è certo una sorpresa, ma è sempre un piacere toccarla con mano.

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