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Un milione di spettatori all'Olimpico, il pienone solo per De Rossi

La Roma è quarta in A per numero di presenze allo stadio. La media è di 38mila a gara, quasi 50mila in Champions. Ma l’unico sold out si è registrato per l’addio di DDR

La coreografia della Curva Sud per De Rossi, di LaPresse

La coreografia della Curva Sud per De Rossi, di LaPresse

29 Maggio 2019 - 12:34

All'Olimpico quasi un milione di romanisti. Roma-Parma ha visto calare il sipario su una stagione ricca di ombre caratterizzata però dalla solita, immancabile certezza. Il popolo giallorosso, infatti, si è confermato tra i più presenti in Italia, al netto di diverse problematiche che, da almeno un decennio, hanno ridotto fortemente le presenze sugli spalti. In ogni stadio. Nonostante il caro-prezzi, le difficoltà di un Olimpico non al passo con i "colleghi" europei, le incertezze su giorni e orari d'inizio delle partite e tanto altro ancora, il pubblico romanista ha chiuso la sua stagione piazzandosi al quarto posto in Serie A per numero totale di spettatori.

Sono 733.824 i tifosi, tra abbonati (23.852) e paganti, che hanno popolato gli spalti dell'Olimpico nelle diciannove partite interne di campionato. Poco meno di un milione di spettatori complessivi perché, sommando il dato relativo alla Serie A con quello dei match di coppa, si ottiene un totale pari a 952.907 romanisti accorsi nelle ventiquattro sfide disputate all'Olimpico nella stagione 2018/2019. Dai poco meno di 200mila spettatori dei quattro incontri di Champions League, precisamente 198.099 per una media di oltre 49mila a partita, con il picco dei 59mila di Roma-Real Madrid, fino ai 20.984 della gara di Coppa Italia contro l'Entella.

Un dato, quello relativo alle gare casalinghe di Serie A, che come detto ha proiettato la Roma al quarto posto nazionale con una media di 38.622 spettatori a partita. A un passo dal podio, con l'Inter capace di guardare tutte dall'alto, forte di oltre un milione di tifosi accorsi a San Siro, per una media di ben 61.444 spettatori per gara. Secondo posto ancora per chi gioca al "Meazza": il Milan vanta 54.667 di media, per chiudere con la Juventus che si è aggiudicata il gradino più basso per poche centinaia di unità di vantaggio proprio sulla Roma (39.244). Il distacco dalle milanesi sembra essere difficilmente colmabile, almeno rimanendo tra le mura amiche dell'Olimpico, ripensando ad esempio all'ultima stagione in cui il pubblico romanista si è issato in vetta a questa speciale classifica.

Nel 2014/2015 la Roma fece registrare la miglior media spettatori con "sole" 40.135 presenze a partita, un dato che oggi raggiungerebbe a malapena il terzo posto. Il tutto esaurito di domenica con il Parma (record stagionale in tutte le competizioni), con oltre 62mila romanisti in lacrime per omaggiare uno di loro, è stato soltanto il sesto di tutta la Serie A dopo quelli registrati a San Siro (Inter-Milan), alla Dacia Arena (Udinese-Juventus), all'Atleti Azzurri d'Italia (Atalanta-Milan), al Paolo Mazza (Spal-Milan) e al Mapei Stadium (Sassuolo-Juve).

Numeri che confermano l'amore di una tifoseria che, in queste ore, si sta dividendo su nuove forme di protesta nei confronti della presidenza, con alcuni tifosi che vorrebbero disertare lo stadio e tanti altri che, invece, sono pronti a confermare la propria presenza in qualità di abbonati liberi di decidere eventuali modalità di contestazione. Il futuro è avvolto da nubi, mentre il recente passato è stato caratterizzato dalla solita luce proveniente dagli occhi di migliaia e migliaia di romanisti. Il quarto posto (sigh) nella classifica degli spettatori di Serie A, conferma così la presenza di uno zoccolo duro pronto a soffiare con forza alle spalle delle vele giallorosse.

Un dato invece tutt'altro che positivo fatto registrare dallo stadio Olimpico è quello relativo al riempimento dei posti a disposizione, con il 16° posto per le sfide disputate dalla Roma e il 19° dei biancocelesti. Peggio dell'Olimpico sponda giallorossa in materia di spazi vuoti soltanto il Castellani di Empoli, il San Paolo di Napoli e il Bentegodi di Verona. Non stupisce che questa speciale lista sia dominata nelle prime cinque posizioni da altrettante società proprietarie di impianti come: Juventus, Cagliari, Spal, Frosinone e Udinese. Gli stadi moderni, ferma restando l'essenzialità di rispettare tanto le tradizioni quanto le tasche dei tifosi più fedeli, rappresentano sempre più calamite capaci di attirare una mole di spettatori fortemente superiore rispetto agli omologhi "anziani".

A conferma si potrà notare come analizzando le medie spettatori dei cinque maggiori campionati europei (Premier, Bundesliga, Liga, Ligue 1, Serie A), la Roma si sia piazzata soltanto al 34° posto continentale, alle spalle di club come: Newcastle, Moenchengladbach, Herta Berlino, Colonia, Betis, Dusseldorf, Norimberga, Everton e Athletic Bilbao – per citarne soltanto alcuni non di primissimo livello. La strada per risalire questa classifica sembra essere a dir poco lunga e tortuosa, considerando le difficoltà relative alla costruzione di impianti e le tante, troppe problematiche che impediscono a molti tifosi di popolare gli spalti.

In una stagione ricca di ombre e delusioni, la certezza è stata rappresentata ancora una volta dal tifo romanista e dal suo cuore pulsante. Quello che mai smetterà di battere per la Roma, malgrado tutto.

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