E Pairetto finì tra le braccia di Conte
Abbiamo controllato il minutaggio trascorso nella ripresa dal quarto uomo Pairetto nelle due aree tecniche in Roma-Napoli: 47' passati vicino Conte, soltanto 3' vicino Gritti
(GETTY IMAGES)
Mentre nel pomeriggio di ieri ci gustavamo l’imperdibile spettacolo di Open Var (e se l’avete perso leggetevi il nostro fedele resoconto qui sopra) un ascoltatore della radio ci ha spinto a una riflessione: «Ma al di là dell’episodio di Koné, a voi sembra normale che il quarto uomo, Pairetto, abbia assistito a tutto il secondo tempo tra Roma e Napoli rimanendo sempre dalla parte dell’area tecnica di Conte? Se ci fosse stato Gasperini sarebbe successo?». Spinti dalla curiosità siamo andati a verificare l’informazione. Sarà pure una questione secondaria, ma effettivamente non sono pochi i tecnici che ritengono che con il loro comportamento in panchina possano anche determinare qualcosa nel risultato. Mourinho è stato sicuramente tra questi. Ma non è certo l’unico. Due gli episodi più recenti: la lite tra Conte e Lautaro Martinez nel momento più concitato del tentativo di rimonta dell’Inter a Napoli (e dopo quella teatrale discussione, casualmente, l’Inter non ha più impensierito gli avversari), e la plateale protesta di Allegri al momento della concessione del rigore alla Lazio sabato scorso (e, casualmente, poi il rigore è stato tolto: anche qui Open Var è stato illuminante). C’è chi insomma è convinto che l’influenza che si può determinare da una panchina a volte possa incidere direttamente nell’economia della partita. Così abbiamo controllato, e il risultato è stato semplicemente sconcertante: 47 a 3. Certo, si potrebbe dire che chi è causa del suo mal pianga se stesso. In fondo se in panchina per la Roma c’era Gritti, e non Gasperini, si deve solo all’esagerata protesta di Cremona che ha esposto il tecnico ad un provvedimento che avrebbe dovuto evitare.
Così la partita è rimasta orfana di un sicuro protagonista, confinato in uno sky box lontanissimo dal campo. Immaginiamo già di sentire le perplessità dei capi degli arbitri e persino di qualche tifoso. Vabbé, ma che significa che Pairetto è rimasto più tempo dalla parte di Conte? Anzi, in fondo se il quarto uomo sta più da quella parte esercita più controllo diretto e quindi di fatto “impedisce” all’allenatore vicino di protestare troppo, ad esempio. Sì, è una teoria. Ma se fosse così nessun allenatore ci terrebbe a stare vicino al campo. In realtà loro sanno che da lì possono in qualche modo avere un’influenza su quello che accade in campo, anche su chi sta lì in teoria per controllarli, ma poi in pratica ne può subire anche la personalità.
Ovviamente non sosteniamo che questo sia accaduto, ma resta un dato davvero curioso da capire. E riguarda il tempo trascorso da Pairetto dalla parte di Conte nel secondo tempo: per l’esattezza 47 minuti e 14 secondi contro 3 minuti e 7 secondi (quelli passati dalla parte di Gritti). Come possiamo essere così precisi? Siamo entrati in possesso, a loro insaputa, di un video di quelli utilizzati dagli analisti tattici, con la visione intera del campo dall’alto. Come tutti quelli che frequentano lo stadio sanno, e come può verificare chiunque osservando la foto pubblicate a corredo di questo articolo, il quarto uomo allo stadio Olimpico deve pascolare in quello spazio tra le due aree tecniche dove c’è anche la postazione della telecamera. Certo, per non impallare le riprese sarebbe opportuno che il quarto uomo si mettesse dietro la camera, dividendosi poi tra una zona e l’altra per verificare il comportamento delle panchine e le situazioni di gioco più vicine a lui. Pairetto si è sistemato invece quasi sempre davanti alla telecamera, a portata di inquadratura (il montenegrino Bošković, quarto uomo di Roma-Midtjylland, è rimasto per esempio sempre dietro la telecamera) e dovendo scegliere tra la zona di sinistra e quella di destra non ha avuto dubbi: per 47 minuti su 50 è rimasto vicino a Conte, fino ad un vero e proprio abbraccio finale tra i due, immortalato dalle telecamere tattiche. Curioso, no? Volete sapere se poi Pairetto ha abbracciato anche Gritti? No, la risposta è no. Non è riuscito neanche a salutarlo.
Per la cronaca, ricordiamo esattamente i compiti del quarto uomo, secondo il regolamento del gioco del calcio: “Il quarto uomo nel calcio è un ufficiale di gara che assiste l’arbitro e gli assistenti, svolgendo principalmente funzioni amministrative, come gestire le sostituzioni e controllare le attrezzature dei giocatori. Ha anche il compito di segnalare i minuti di recupero con un tabellone luminoso e di avvisare l’arbitro di comportamenti scorretti nell’area tecnica. Se l’arbitro non fosse più in grado di continuare la partita, il quarto uomo può sostituirli”. Quanto alla posizione “il quarto ufficiale si posiziona a bordo campo tra le due panchine e ha libertà di movimento. Come gli altri ufficiali di gara sul terreno, opera sotto la direzione dell’arbitro con il quale collabora per le infrazioni quando ha una visuale migliore rispetto a quella dell’arbitro stesso”.
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