Otto partite per rinascere: Ferguson, adesso tocca a te
Con Dovbyk infortunato, la punta irlandese è chiamata a sbloccarsi. Il futuro in giallorosso è in bilico, la finestra di mercato dietro l'angolo
(GETTY IMAGES)
Ora o mai più. “Anois nó riamh” volendo azzardare una forzata traduzione in lingua irlandese. Ma la sostanza non cambia e Ferguson lo sa bene: per cambiare la sua storia con la maglia della Roma, convincere tutti gli scettici, Gasperini e il club, pronto a valutare l’interruzione del prestito già nel mercato di gennaio, adesso servono risposte.
E quelle possono arrivare solo e unicamente dal campo. Otto partite in calendario prima che il 2025 chiuda i battenti e il 2026 apra le porte del calciomercato, dove il ds Massara ha tutta l’intenzione di completare il lavoro rimasto in sospeso in estate, prendendo un attaccante e forse un esterno a sinistra di piede destro.
Otto partite da sfruttare al massimo, potendo anche “contare” (Artem ci perdonerà) sull’assenza di Dovbyk per infortunio, indisponibilità che spalancherà in molte occasioni un’autostrada verso il campo per la punta di proprietà del Brighton. Già a partire da Cremona, sempre che i feedback di questa settimana risultino sufficientemente convincenti per Gian Piero Gasperini. Il tecnico giallorosso, in attesa di capire le reali condizioni e quanto minutaggio sia in grado di offrire l’irlandese, che si allena in gruppo già da martedì, ha iniziato a studiare una formula che prevede la composizione di un attacco leggero, ma potrebbe cambiare idea se Ferguson riuscisse a dare risposte convincenti in allenamento, come aveva fatto prima della sfida con il Parma.
La sosta è servita ad Evan per ricaricare le pile, godersi, seppur da spettatore in un pub di Roma, la gioia della sua Irlanda per il raggiungimento dei play-off mondiali di marzo, un grande obiettivo per la punta giallorossa. La scena, per il momento, se l’è presa tutta Troy Parrott, con cinque gol in due gare, ma Ferguson sa che il posto per lui in nazionale non mancherà. Ma anche il ct Hallgrimsson attende risposte dal campo, desideroso di ritrovare, in ottica playoff, quel talento cristallino che qualche anno fa aveva incantato la Premier League e spinto alcuni top team a ragionare sulla possibilità di presentare ai Seagulls offerte da capogiro.
Il riscatto fissato a giugno supera i 30 milioni di euro, cifra che ad oggi difficilmente la Roma pensa di poter investire sull’irlandese. Ma è sempre il campo a scrivere la storia. Otto partite, a partire da Cremonese, Midtjylland e Napoli. Ora o mai più, Evan, per scrivere un lieto fine che al momento appare molto improbabile.
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