AS Roma

Moduli, vertici e varianti

Detto che le formulette per indicare i moduli tattici lasciano spesso il tempo che trovano, ma come ha giocato la Roma contro il Sassuolo?

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Rinaldo Boccardelli
29 Ottobre 2025 - 08:00

Va detto, ma i più avveduti già lo sanno, che le formulette numeriche per indicare i moduli tattici delle squadre, lasciano spesso il tempo che trovano, visto che i 22 giocatori in campo sono in continuo movimento e disegnano geometrie sempre diverse. Ma la semplificazione agevola comunque il dibattito. Come ha giocato la Roma a Reggio Emilia contro il Sassuolo? Che modulo ha scelto Gasperini? La mossa Cristante ha cambiato le carte in tavola o la disposizione tattica è rimasta la stessa?

È stato anche detto e scritto che la Roma ha giocato con il 3-5-2 visto l’inserimento di un centrocampista in più. Ma, vista la posizione in campo di Cristante si potrebbe anche dire che i giallorossi sono scesi in campo con il 3-4-1-2, dove il trequartista non è il tipico dieci talentuoso, bensì un incontrista di sostanza in pressing sul play avversario, bravo ma lento, che si adattava perfettamente alle caratteristiche del romanista.

Tutto questo per dire che, come in una scacchiera, se alzi o abbassi una o più pedine, determini anche l’assetto. Se Cristante avesse giocato basso a protezione della difesa in posizione di play, avremmo potuto parlare di un classico 3-5-2. Così non è stato vista la posizione avanzata ed aggressiva del giocatore.

Altro distinguo tattico riguarda le due fasi. Perché spesso il modulo è facilmente riconoscibile nella fase di non possesso mentre quando hai il pallone tra i piedi devi industriarti con tanti movimenti senza palla a disegnare sul campo situazioni imprevedibili per gli avversari. In quel caso geometrie e fantasie individuali devono lavorare in sintonia per creare spazi e imprevedibilità.
Sempre considerando la posizione di un play di centrocampo, questa determina spesso l’assetto di tutta la squadra. In un 4-3-3 il centrocampista centrale può abbassarsi al centro della difesa in caso di necessità, ma anche alzarsi in pressing sul mediano avversario oltre che, in fase di possesso, orchestrare la manovra. Nel caso in cui si alza, la squadra può configurarsi automaticamente in un 4-2-3-1. Se invece hai la difesa a tre, come la Roma, e il play si alza e gli altri due centrocampisti stringono, si può parlare di un 3-4-1-2.

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