AS Roma

Montella: "Celik giocatore ideale per tutti. E su quello scherzo al medico..."

Parla l'attuale allenatore della Turchia a 'Viva El Futbol': "Io finsi la febbre, chiamarono d'urgenza il dottore e lo chiudemmo fuori dalla finestra"

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA La Redazione
28 Ottobre 2025 - 12:53

Nel corso dell'ultimo episodio di 'Viva El Futbol', Vincenzo Montella ha parlato del suo passato alla Roma, raccontando qualche aneddoto riguardante anche Antonio Cassano, e di Zeki Celik. Ecco le parole dell'allenatore della Turchia.

Sull’arrivo di Cassano alla Roma?

”Lui arrivò dopo la vittoria dello Scudetto, eravamo in ritiro. Io, insieme ad altri due o tre, avevo la camera singola. Venne un dirigente, Tonino Tempestilli, e mi disse: 'Guarda, Vincenzo, per favore, Cassano non lo vuole nessuno. Lo puoi prendere tu?'. Ma ero abituato a stare da solo e alla fine mi feci convincere. Guardava sport fino alle tre o quattro di notte: basket NBA, football, qualsiasi cosa, ad alto volume. Ovviamente non dormivo. Io avevo la mia camera, me l’ero allestita: il mio materasso, i miei cuscini, il mio stereo, il mio televisore, qualsiasi cosa. Alla fine non ce la feci più: gli lasciai la mia camera e me ne andai a dormire nella camera dei ragazzini della Primavera, di fronte”.

L'aneddoto sullo scherzo al medico della Roma?

"Una notte facemmo uno scherzo al dottore: io finsi la febbre, lo chiamarono d’urgenza. Arrivò in camera in mutande, noi (Montella e Cassano, ndr) aprimmo il balcone e lo chiudemmo fuori. Faceva freddo. Capello passò nel corridoio, sentì rumori, entrò e trovò il dottore sul balcone in mutande… Lo cacciò via furioso. Dopo due giorni andammo noi a spiegare che era uno scherzo, e lo 'salvammo'".

Sulle mancate vittorie?

"Secondo me potevamo vincere altri due scudetti. Avevamo una squadra incredibile, gli altri erano in transizione.. Potevamo vincere ancora perché eravamo più forti, nel 2002 perdemmo per pochi punti. Avevamo un attacco incredibile, c’era anche Balbo nel 2001".

Un commento su Celik?

"Perfetto per qualsiasi allenatore: professionale, affidabile, fa il suo compito ovunque giochi. In uno spogliatoio serve sempre".

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