Gasperini alla prova del nove
Un mese fa l’ultima vittoria casalinga, tornare a sorridere all’Olimpico «una priorità assoluta»
(GETTY IMAGES)
Altro che tre indizi, che il progetto triennale targato Gasperini sia partito bene la prova c’è già. La sua Roma, dopo otto giornate, guarda tutte dall’alto insieme al Napoli scudettato e otto turni «sono una porzione di campionato non trascurabile», come ha sottolineato solo qualche ora fa Gian Piero. A Reggio Emilia, contro il Sassuolo, è arrivata la sesta vittoria su otto partite, l’ennesima in trasferta, utile a rialzarsi dopo i due ko consecutivi maturati nel giro di pochi giorni contro Inter e Viktoria Plzen. Di tempo per godersi la vetta, però, non ce n’è. A Trigoria è già la vigilia di Roma-Parma e Gasp va alla ricerca di un altro indizio. La prova del nove.
La Corale di Gasperini
La nona sinfonia di Beethoven è anche conosciuta come la Corale. Se domani sera si potesse attribuire questo aggettivo anche alla prestazione della Roma contro il Parma, alla nona giornata di campionato, siamo certi che Gasperini ne sarebbe ben soddisfatto. Perché di cose da migliorare, nonostante un primato che a questo punto del campionato non si vedeva da 10 anni (nel 2015/16 la Roma era da sola in testa dopo il decimo turno di Serie A), ce ne sono. Gian Piero ha ammesso di andare ancora alla ricerca di soluzioni, sia dal punto di vista degli uomini, che da quello tattico. Una certezza, però, rimane. L’esigenza della Roma di tornare a vincere all’Olimpico, che anche domani pomeriggio (alle 18.30 di un giorno feriale) tornerà a riempirsi con 58.500 spettatori previsti. Il sorriso in casa manca da un mese preciso, dal 28 settembre, quando i gol di Dovbyk e Soulé permisero alla Roma di battere un buon Verona. Da lì in poi tre sconfitte consecutive, contro Lille, Inter e Viktoria Plzen. Un’anomalia per una squadra abituata da anni a vivere le mura dell’Olimpico come veramente “amiche”. Ecco perché, anche Gasp, ha definito i tre punti di domani come «una priorità assoluta». Per tornare a sorridere, insieme e in vetta.
Falso o vero, basta che sia nove
Tra i margini di crescita di una Roma che continua a raccogliere risultati e punti c’è, sicuramente, l’annosa questione del gol. Se la difesa rimane il punto di forza, con soli tre gol subiti in campionato (soltanto l’Arsenal, in Europa, è al livello dei giallorossi), l’attacco prosegue al ritmo di una rete a partita (11 gol fatti dopo altrettante gare stagionali). Un problema che Gasperini ha provato a risolvere cambiando la morfologia del reparto avanzato e i suoi interpreti, con Dybala che nelle ultime uscite ha preso il posto di Dovbyk e Ferguson. Domani, però, la sensazione è che Artem possa tornare a giocare da titolare lì davanti. Il suo gol più recente risale a un mese fa, Roma-Verona, come l’ultima vittoria casalinga. Insomma, il numero 9 è chiamato a sfatare due tabù in un colpo solo, nello stadio che giovedì scorso l’ha fischiato. L’altra prova del nove.
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