AS Roma

Roma, problemi in attacco: e se l’attesa fosse essa stessa il gol?

In Serie A convertito soltanto il 5,4% dei tiri. Meglio di noi anche Sassuolo, Cremonese e Cagliari

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Davide Fidanza
25 Ottobre 2025 - 06:00

«Quando produci così tanto e non realizzi, allora devi cominciare a preoccuparti un po’». Lo ha detto Gasperini nel post partita di Roma-Viktoria Plzen, gara nella quale i giallorossi hanno messo in mostra tutte quante le loro difficoltà finalizzative. Nella serata amara di Europa League la Roma non è riuscita a trovare il gol su azione - perdendo per 2-1 - nonostante ben 20 conclusioni dirette verso la porta avversaria, che hanno fatto seguito alle 15 tentate in Roma-Inter che non avevano portato ad alcun gol romanista. Ben 35 tentativi complessivi senza trovare la rete su azione, dei quali 24 provenienti dall’interno dell’area di rigore. Per gli expected goals in queste due partite la Roma avrebbe dovuto segnare addirittura 4 gol (e ricordiamo che si tratta anche di un dato che tende ad essere al ribasso), ma a fronte di questi numeri ne è stato realizzato solamente uno, per altro su rigore. Un dato questo che testimonia l’enorme fatica dei giallorossi nel trovare la via del gol che ritroviamo poi anche nel numero di reti complessive realizzate fino a questo momento; 9 centri in 10 partite, troppo poco per una squadra di Gasperini che vuole fare del calcio offensivo il proprio credo. 

Mira da aggiustare

Come abbiamo detto nelle ultime due partite la Roma ha calciato per 35 volte verso lo specchio della porta segnando appena una rete su calcio di rigore. Il dato non è una novità stagionale e anzi riflette una tendenza che i giallorossi stanno riscontrando ormai dall’inizio di questa stagione. 
Prendendo in esame i dati del campionato di Serie A disponibili su Transfermarkt infatti, possiamo vedere come la Roma sia addirittura la quattordicesima squadra in campionato nella speciale classifica sulla percentuale di conversione dei tiri in gol: solamente il 5,4% dei tiri tentati dalla Roma si sono trasformati in una rete, una percentuale bassissima per una squadra che si presuma abbia una qualità decisamente importante. 
Basti pensare che la Cremonese ha un tasso di conversione del 12%, più del doppio rispetto alla Roma, e hanno una capacità realizzativa migliore anche Udinese, Sassuolo, Cagliari, Como, Torino e tutte le altre big del nostro campionato ad eccezione della Fiorentina. Nello specifico il numero di conclusioni romaniste totali è pari a 92 a fronte delle quali sono state realizzate solamente 7 reti.  A questo andrebbe aggiunta un’analisi anche sulla quantità di tiri complessivi. Perché se da una parte è vero che la Roma converte poco quello che crea, è altrettanto vero che - al di là di queste ultime due partite - anche la produzione non è che sia poi così alta. Soltanto per numero di conclusioni in porta la Roma infatti è ottava e questo significa che la squadra non soltanto non produce moltissimo, ma quel poco che produce lo finalizza anche molto male come abbiamo visto in precedenza. Ne conseguono chiaramente i soli 7 gol realizzati in Serie A in 7 giornate, che valgono a Gasperini e i suoi uomini al momento la decima posizione nella classifica dei migliori attacchi del nostro campionato.

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