VIDEO - Dall'analisi di Mattia Faraoni alla rabbia dei tifosi: le voci dopo Roma-Lille

Incredibile. Inutile sforzarsi: è la parola esatta per descrivere Roma-Lille. O meglio, se pronunciata al plurale, i minuti della partita che vanno dall'81' all'85': rigore, tiro di Dovbyk, errore; ripetizione, tiro di Dovbyk, errore; altra ripetizione, tiro di Soulé, errore. Quindi 1-0 per i francesi. La rabbia, da una parte, è giustificata. Ma c'è pure chi cerca di comprendere le difficoltà dei ragazzi di Gasperini, come Mattia Faraoni: "Lo sportivo può sbagliare, fa parte dello sport. Certo, tre rigori di fila... È difficile vederli sbagliare anche a livello statistico. Però può succedere e da sportivo non posso giudicare". Anche lui, Campione mondiale kickboxing ISKA e tifosissimo giallorosso, era a tifare sugli spalti. E continuerà a farlo, sognando: "La Roma può sempre tutto. Ha comunque perso solo una partita e non è questo che può impedire di ambire al sogno".

 

 

 

 

 

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Tra i sostenitori presenti nell'impianto c'è più amarezza che preoccupazione: "Ci ha detto veramente male e purtroppo senza Dybala e Bailey, che sono i più pericolosi, manca qualcosa in attacco. E non c'è niente di più romanista di vedere tre rigori sbagliati in una serata". Un 'ammonimento' arriva pure a Soulé: "Se fossi stato in lui, al terzo tentativo avrei calciato forte centralmente".

Oltre all'amarezza, i fan si mostrano parecchio sorpresi per quanto accaduto. "Non si è mai vista una cosa del genere". Tant'è: i precedenti si contano sulle dita di una mano. Però c'è altro. Perché la prestazione non fa stropicciare assolutamente gli occhi: "Si sono visti i limiti tecnici di Ferguson e Dovbyk. L'irlandese è stato un fantasma. E Artem... tirare due rigori così è vergognoso". L'attenzione si sposta anche sulla possibilità di avanzamento in Europa League: "Con questo organico la vedo dura. Il mercato è stato fatto male, i cambi non sono all'altezza".

 

 

 

 

 

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"Dobbiamo fare molto di più", spiega un altro tifoso. "Avrei fatto battere il rigore a Mancini. Ci ha sempre messo il cuore, se lo merita. Il nostro è un gioco fiacco e dobbiamo crederci di più. Per me questa squadra può fare meglio. Gasperini sa". Gasperini sa e saprà come plasmare la sua Roma. La speranza, per tutti, è di vedere una squadra più brillante. La passione, quella, non svanirà mai.