AS Roma

Oltre la fatica e le ferite: Mancini c’è sempre

Perno centrale della difesa Gasperini non può farne a meno

(MANCINI)

PUBBLICATO DA Davide Fidanza
01 Ottobre 2025 - 06:30

Non esistono ferite. Non esiste stanchezza. Non esiste turn over. Gianluca Mancini non conosce nessuno di questi concetti e ogni qualvolta c’è il bisogno di mandarlo in campo, lui risponde presente. Non è bastata nemmeno la bruttissima ferita rimediata in Roma-Verona la scorsa domenica a farlo uscire dal terreno di gioco. Una medicazione - che non ha neanche tenuto troppo bene vista l’entità del taglio - e si torna nuovamente al centro della difesa, a guidare il reparto ed offrire la solita prestazione fatta di leadership e solidità. 6 presenze su 6 in questo inizio di campionato con il 100% dei minuti in campo. Basta questo probabilmente a definire la centralità del difensore giallorosso nell’idea calcistica di Gasperini che, ad oggi, sembra non poter proprio fare a meno di lui. Mancini, oltre alle solite prestazioni di qualità, ha risposto anche con un tanto bello quanto importante gol nell’esordio europeo contro il Nizza, che è valso ai giallorossi i primi tre punti nella fase campionato dell’Europa League.

Il più presente quindi in quello che ad oggi è il miglior reparto d’Europa sotto molteplici punti di vista: i giallorossi hanno subito solamente 12 reti in Serie A in quest’anno solare mentre hanno mantenuto la porta inviolata in ben 15 occasioni. Per entrambi i dati, si tratta della statistica più alta tra i top 5 campionati europei. Per quanto concerne questa sta stagione, la Roma ha preso solamente un gol in 5 partite e ne ha vinte 3 per 1-0 ed una per 2-0. In questo, se sicuramente in questi giorni sono stati ampi e giustificati meriti a Svilar, non possono comunque non essere citati i difensori e il loro leader naturale.  Ad onor del vero, non è soltanto Gasperini a non poter rinunciare al 23 giallorosso nel reparto arretrato: nella passata stagione infatti Mancini ha collezionato ben 46 presenze stagionali, mentre l’anno prima era arrivato addirittura a 49. Con Mourinho, nell’annata in cui si arrivò a Budapest, le presenze furono 51 mentre nell’anno di Tirana 44. Cambiano gli allenatori ma una costante rimane: la tigna, il carattere e la bravura del numero 23 non possono essere messi in secondo piano. Domani si ritorna in campo contro il Lille e se Gasperini avrà bisogno, tutti sanno che potrà fare affidamento ancora una volta su Gianluca Mancini.

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