Pellegrini ripete, viva la tradizione
Dopo il lungo stop, Lorenzo è tornato titolare al derby, decidendolo con il suo 4° gol contro la Lazio

(GETTY IMAGES)
Se non lo fa Paganini, a ripetere ci pensa Pellegrini. La mossa forte, e per certi versi volle, di Gasperini ha ripagato con gli interessi, trasformando ancora una volta Lorenzo nell’uomo-derby, con il gol che è valso tre punti e una serenità immediatamente ritrovata dentro Trigoria dopo l’incidente di percorso di Roma-Torino. Ancora una volta, già, perché quello a Provedel è stato il quarto gol di Pellegrini contro la Lazio, tutti e quattro messi a segno in derby poi vinti: quello dell’altroieri, il tiro a giro del gennaio scorso (2-0), la punizione magistrale nel marzo del 2022 (3-0) e il tacco nel 2018 (3-1).
Tutti e quattro sotto la Nord. In faccia ai maligni e ai superbi, con alle spalle il vento amico di chi pochi istanti prima del suo destro aveva esposto lo striscione: «Bentornato Capitano». Il Capitano senza fascia, come un ministro senza portafoglio, sempre Capitano e ministro restano. L’ha certificato lui stesso, nel postpartita: «Abbiamo tanti uomini e calciatori che tengono a questa squadra e io mi sento orgoglioso di essere uno dei capitani di questa squadra».
La gioia di Pellegrini ha coinciso con quella dei romanisti, come giusto che sia dopo un derby vinto, e quella di Gian Piero Gasperini, che l’ha già definito «recuperato» dopo la stracittadina vinta. Per carità, la strada è lunga e già a gennaio scorso il miracolo combinato Ranieri-Pellegrini funzionò contro la Lazio, salvo poi restare l’unico acuto di una stagione deludente. Stavolta, però, Lorenzo ha ben poco da perdere. La società gli ha già comunicato di volersi separare da lui e l’addio fallito in estate, per mancanza di offerte, è ad oggi solo rimandato. Gasp, però, è stato chiaro: «Io Pellegrini lo recupero, ma non deve essere inviso ai tifosi o alla società». Parafrasando: non recupero un giocatore che dovrò salutare a gennaio. L’addio a zero Lorenzo non l’ha mai preso neanche in considerazione e, ovviamente, la società vuole evitarlo. Presto per tratteggiare ogni tipo di scenario, rinnovo compreso, che come detto da Ranieri: «Dipenderà dal campo».
Parola all’unico vero giudice, allora, il campo. Lì è nata l’idea di Gasperini di rilanciare Pellegrini nel derby, a quattro mesi e mezzo dall’ultima presenza. Le risposte arrivate dagli allenamenti e quelle nei colloqui individuali, diversi, che sono andati in scena a Trigoria nelle ultime settimane. Gasp ha capito di poter contare sull’uomo, oltre che sul calciatore, definito come il secondo più tecnico in rosa dopo Dybala. Il tecnico di Grugliasco, però, ha anche aggiunto che deve ritrovare l’atleta. Questa la sfida (Pelle) dentro la sfida (Roma) per il tecnico. Da parte sua, Lorenzo è contento di avere la possibilità di lavorare, anche solo per una stagione, con Gian Piero.
Del doman non v’è certezza, intanto Pellegrini si gode il bentornato della sua gente, dopo aver ribadito la tradizione.
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