All'Adidas si celebra la Roma. Soulé: «Voglio il gol in casa»
Il numero 18 allo store di Via del Corso con Mancini: «Dobbiamo continuare così. Io leader tecnico? Voglio aiutare i miei compagni. Speriamo di raggiungere gli obiettivi»

Nel calore di casa. Quella casa che anche a Via del Corso, per l’evento “Veni, Vidi, Vici” organizzato da Adidas nel proprio store, si è fatta sentire. Quella casa che in ogni partita si fa sentire sugli spalti dello Stadio Olimpico. Proprio lì, nell’affettuoso abbraccio della sua gente, Matias Soulé spera di segnare. Il prima possibile. «Non so perché ho segnato solo in trasferta, vorrei farlo davanti ai nostri tifosi», spiega a margine della presentazione del nuovo “brand corner” tutto giallorosso. «Ci penso tanto e spero arrivi presto». Un po’ come la maglia dell’Argentina, non indossata nel corso dell’ultima sosta per le nazionali: «Ovviamente, quello è sempre un sogno. Avendo più continuità qui a Roma, avrò più opportunità per raggiungere la nazionale. Quindi spero di continuare così». Via sull’argomento campo, quindi. In particolare, sulle differenze di ruolo notate col passaggio da Claudio Ranieri a Gian Piero Gasperini: «Io mi sto trovando bene in mezzo al campo, prima facevo più l’esterno e mi sono adattato. Ho visto tanti messaggi dei tifosi: si raccomandano con me per il fantacalcio... (ride, ndr) Io mi metto a ridere, capisco come funziona. Spero di ripagarli!». Ora c’è una gara da affrontare, senza timore, contro il Torino. Servirà la miglior Roma. E servirà il miglior Soulé. «Abbiamo fatto tanto in questa settimana di sosta. Ci siamo allenati insieme, poi deciderà il mister se schierarmi dal primo minuto con Dybala a trequarti. Io voglio fare il meglio per i miei compagni, vincere ogni partita e portare più punti possibili. Speriamo che questo sia un anno bello e di poter raggiungere i nostri obiettivi». Un assaggio, a pochi minuti dal via all’evento interamente dedicato al cuore pulsante della Roma.
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Mare romanista
Tifosi, appassionati di calcio. Anche turisti, provenienti da ogni dove. Tutti, nella popolatissima Via del Corso di metà settembre, si fermano di fronte all’Adidas store, allestito con edera, cornici verdi, più trifoglio tedesco e acronimo “ASR” (quelli della terza divisa) per l’occasione. E, guardando con curiosità la folla, chiedono ogni tanto: «Chi c’è lì dentro?». Soulé e non solo. La serata la apre Carl Brave, al secolo Carlo Luigi Coraggio, cantante noto nella scena indie-pop italiana. Romanista, neanche a dirlo. Con lui a intrattenere i sostenitori presenti nella struttura, grazie a un concorso avviato dal brand negli scorsi giorni, c’è il conduttore Niccolò De Devitiis. Quest’ultimo esce, lancia cori, sprona i tanti fan accorsi a farsi sentire. A far sentire la loro passione. Così, tra una canzone e l’altra, arriva il momento dei due grandi protagonisti: con l’argentino, infatti, c’è Gianluca Mancini. Un’occasione per chiacchierare e dare ai presenti una serata diversa. Giallorossa. La folla esterna impazzisce e attende intrepida che la serata giunga al termine per far sentire tutta la propria euforia. Oppure per poter racimolare un selfie. O un autografo. Qualche piccolo tifoso lo ottiene ed esulta come se la Roma avesse segnato un gol. Anzi, c’è un sostenitore che riesce a farsi scattare due polaroid con entrambi i calciatori della Roma. Polaroid, che poi è il nome di un album di Carl Brave. È tutto un giro. Quello che la folla fa dopo aver ricevuto il saluto di Mati e Mancio: i due posano con chi è nello store, escono, fanno contenti alcuni tifosi. Che poi provano a rincorrere i due al momento dell’arrivederci. Senza successo. Ma poco importa. È l’ennesima dimostrazione dell’amore che ci contraddistingue. Lo stesso che domani popolerà e animerà l’Olimpico. Con la speranza che il desiderio di Soulé si avveri. E col suo, quello di tutti i romanisti.
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