"Abito in Toscana e non posso andare a vedere la Roma", il racconto di Cristian sul caos di Pisa
La testimonianza di un romanista residente a Viareggio: "Ho girato l'Europa per questi colori, fino in Svezia. E ora non posso seguire la squadra a pochi chilometri da casa"

(GETTY IMAGES)
"Ho seguito la Roma in giro per l’Europa; dall’Olanda a Bruxelles, a Siviglia e addirittura in Svezia ad Elfsborg. Le ho viste tutte, e ora che la Roma gioca a pochi chilometri da casa mia, non posso acquistare il biglietto perché non residente nella provincia di Roma". Inizia così il racconto di Cristian a Il Romanista. Lui, tifoso romano e romanista, con una sola "colpa": essere residente a Viareggio da circa 25 anni. Sì, perché nella settimana che porta alla seconda giornata di campionato, Pisa-Roma, ha fatto tanto discutere la vendita dei biglietti per il settore ospiti dell'Arena Garibaldi. A partire dal prezzo di 50 euro che, tuttavia, secondo Cristian non rappresenta un ostacolo insormontabile: "Il settore ospiti a 50 euro è un prezzo alto, ma non lo contesto: il biglietto lo avrei preso comunque"; l'oggetto della discussione riguarda proprio la modalità di vendita: biglietti riservati solo ai residenti in provincia di Roma e - per gran parte della vendita - non acquistabili online.
"Eravamo in forte trepidazione che uscissero i biglietti, poi questa mattina siamo venuti a sapere delle modalità assurde. Siamo tanti tifosi in giro per l’Italia e per il mondo: il nostro Roma Club Versilia conta 250 soci, siamo tutti arrabbiati. C'è chi aspettava solo la pausa pranzo al lavoro per poter acquistare il biglietto. Conosco i ragazzi del Roma Club Pisa e tutti i Roma Club in Toscana, è una gestione assurda e non è la prima volta", ha affermato dispiaciuto Cristian. Una richiesta, quella di fare chiarezza, in una situazione piuttosto anomala: "Non riesco a comprendere il vero motivo della modalità di vendita scelta, di una discriminazione di questo tipo. Se qualcuno dovesse spiegarcela, illustrandoci i motivi per i quali chi non è residente nella provincia di Roma non potrà seguire la partita, allora anche a malincuore manderemmo giù il boccone. Ma non sembra esserci, una cosa del genere non è ammissibile. Spero che qualcuno in società, magari Ranieri, possa prendere le parti di noi tifosi".
Perché in fin dei conti, come detto anche da Cristian, si tratta di una questione di rispetto per chi ogni fine settimana, ma anche in mezzo alla settimana, mette da parte il resto inseguendo la propria fede: "Serviva un avviso adeguato e scelte prese con una logica, anche e soprattutto per rispetto di gente che fa dei sacrifici per seguire la Roma".
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