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Ranieri: "De Rossi non è sereno, l'ho preservato per il Parma"

Il tecnico dopo Sassuolo-Roma: "C'è tanto tanto rammarico per i 3 punti persi. Futuro? La Roma ha giocatori forti ma non so la società che mercato farà"

Claudio Ranieri, di LaPresse

Claudio Ranieri, di LaPresse

La Redazione
18 Maggio 2019 - 21:02

Claudio Ranieri ha parlato dopo lo 0-0 contro il Sassuolo. Ecco le sue dichiarazioni.

Ranieri a Roma Tv

Tante occasioni sprecate.
"Purtroppo ci abbiamo provato fino all'ultimo. Certe volte devi essere più cinico o più pronto, anche un pochino più fortunato. Peccato ma non posso rimproverare i ragazzi. Hanno lottato fino in fondo e hanno fatto una buona gara".

Questi 90 minuti sono la prova che quando la Roma cambia atteggiamento ha il potenziale per creare, c'è rammarico?
"Il rammarico sono i 3 punti, la Roma p una buona squadra. Ci sono degli anni che non vanno bene, si sbagliano delle occasioni. Peccato".

L'atteggiamento un po' attendista non ha permesso di portare a casa la vittoria?
"Sì, sono d'accordo. Anche a me piacerebbe pressare alto ma la squadra questo può dare. Non è che siamo attendisti, che aspettiamo il momento giusto. In parecchi del Sassuolo avevano i crampi, loro sono molto bravi e sai che come arrivi un po' dopo la palla è scappata via. Noi avremmo voluto pressarli ma bisogna dividere bene i 90 minuti".

Complicato preparare la partita di questa sera? Ha mai pensato di far giocare De Rossi?
"Daniele non ho mai pensato di farlo entrare lo voglio pronto per domenica, è la sua festa. Invito i tifosi a fare la festa a Daniele e alla Roma, questo merita un Capitano come lui. Ci rimbocchiamo le maniche e lavoriamo".

Quando ha deciso di cambiare modulo?
"A quel punto ho cercato di mettere più potenziale tecnico. Abbiamo creato di più ma non ci siamo riusciti, peccato che contro la Juve i cambi avevano dato frutti".

Cosa si sente da dire ai tifosi? Come sta De Rossi?
"Daniele è normale che non sia sereno, è dispiaciuto. Io ho preparato la partita come al solito, ho cercato di incoraggiare i ragazzi. In questo mio lavoro ci sono riuscito, la Roma riparte con ottimi giocatori ma non so che tipo di mercato farà la società".

Ranieri a Roma Tv

Le avete provate tutte.
"Siamo molto dispiaciuti perché le abbiamo provate tutte e li abbiamo messi sotto che non è facile, giocano a due tocchi e non è facile pressarli. Abbiamo creato tanto e forse è una delle gare in cui ci abbiamo provato di più ma non siamo riusciti a segnare. Un peccato".

Sensazioni per l'ultima?
"Al di là dei risultati chi gioca a calcio no vuole perdere mai. Si deve lottare fino all'ultimo per poi accettare il responso del campo. Co sì fanno gli sportivi veri".

Tante occasioni sprecate, i pali...
"Ci sta una stagione in cui le cose non girano per il verso giusto, guardiamo Dzeko. Un grande attaccante che non ha fatto i gol che fa di solito. Poi si paga con la classifica non riuscendo a fare quello che vorresti".

Zaniolo spesso è stato troppo irruento.
"Diciamo che quando veniva il centrale, visto che oro mettevano Dzeko tra i centrali e Magnanelli. Lì doveva uscire da una parte Zaniolo e dall'altra Cristante, ma lui magari usciva un attimo presto e gli altri non erano ancora pronti a fare la diagonale".

Perché non far entrare De Rossi?
"Daniele non era al 100% quindi perché rischiarlo e magari doverlo cambiare? Lui ha fatto con noi tre allenamenti questa settimana, farà tutta la settimana e sarà pronto per domenica".

Bilancio finale? Come si riparte?
"Io non posso avere idee perché non ho mai parlato di futuro quindi è una mia supposizione. Tanti si stanno rinforzando e bisognerà vedere le idee della società per questa Roma e per l'allenatore che verrà. Ce ne sarà un nuovo, un nuovo sistema di gioco quindi bisognerà vedere quali saranno i giocatori che andranno bene al nuovo tecnico".

Vista la sua esperienza, cosa bisogna fare adesso, cosa si salva?
"Nella Roma ci sono ottimi giocatori e ottimi giovani. Sta al nuovo allenatore trovare i giocatori che dovranno venire e quelli che dovranno andar via. La squadra però è buona, se per esempio avesse trovato i gol di Dzeko avrebbe fatto un altro risultato, non che io voglia dare la colpa a lui perché tutti i goleador hanno un anno no. Se avesse fatto i soliti 20 gol ecco che la Roma sarebbe stata in Champions ancora un anno. Non c'è niente da buttare, c'è tanto da fare e da costruire e con un'ottima base".

Sky Sport

0-0 immeritato
"La squadra deve essere più cinica, più pronta su determinate occasioni. Serve anche un pizzico di fortuna in più, oggi abbiamo avuto tante occasioni nella ripresa e non abbiamo segnato, pazienza".

Sulla contestazione, ve l'aspettate anche con il Parma?
"Sicuramente domenica mi piacerebbe ci sia la festa per De Rossi, è entrato a 11 anni nella Roma e deve sentire l'amore del pubblico romano. Non dico di fare un appello, i tifosi sono padroni di fare quello che vogliono, ma bisogna stare vicino a Daniele in un momento per lui difficile".

Quanto è importante essere romani nella Roma?
"Dico che bisogna essere professionisti al di là della romanità. È chiaro che i romani sentano di più la partita, in un derby ho sostituito Totti e De Rossi perché lo sentivano troppo. I tifosi romanisti sono viscerali, amano la squadra oltre ogni limite e il romano dentro la Roma ha quel qualcosa in più".

Come può crescere il livello della Roma?
"Difficile rispondere, l'anno scorso è stato fatto un grosso campionato, credo si sia venuto a creare dentro lo spogliatoio, a livello inconscio, alcune questioni. Sono partite alcuni giocatori che avevano fatto ottime cose e di punto in bianco sono stati venduti, poi sono arrivati dei ragazzi validi ma che devono fare esperienza. C'è stato un contraccolpo psicologico e i senatori forse non hanno aiutato chi è arrivato. Quando sono arrivato ho trovato una squadra non giù fisicamente ma moralmente, io penso che Eusebio Di Francesco abbia fatto bene, le idee la squadra le aveva anche se differenti dalle mie, si voleva pressare avanti ma non si era pronti, basta che perdi un attimo, arrivi secondo e la squadra ti salta, come ha fatto il Sassuolo qui con noi. Sono situazioni che bisogna gestire, io ho lavorato mentalmente per dei giocatori che avevano il morale sotto i tacchi in quel momento".

Da dove si riparte?
"Queste risposte le deve dare la società, il nuovo allenatore dovrà decidere su quali giocatori puntare, ci sarà un summit futuro. Non penso che pronti, via si potrà lottare per la Champions, magari per l'Europa sì. Se poi un anno le cose gireranno bene, allora si potrà tornare in Champions".

De Rossi? Poteva essere gestito meglio?
"Non voglio più entrare nella questione. Capisco perfettamente che la società voglia fare le cose in una certa maniera e non si possa dire a, b o c. Ma ci sono giocatori che vanno considerati diversi da altri, tutto questo andava gestito in un'altra maniera. Tutto qua".

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