Wesley: "Gasperini mi ha detto che sono importante. Non potevo non scegliere la Roma"
Il terzino brasiliano ha parlato dei suoi primi giorni nella Capitale nel corso di un'intervista, sottolineando l'importanza del tecnico giallorosso

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Il nuovo esterno giallorosso Wesley ha rilasciato un'intervista a Il Messaggero, in cui ha parlato di questi primi giorni nella Capitale e del ruolo di Gasperini nel suo arrivo.
Questa una parte delle sue dichiarazioni:
Gasperini è stato decisivo nella trattativa tra Roma e il Flamengo?
"Con lui parlai già lo scorso anno quando sfiorai l’Atalanta. Lo sanno tutti, ero già con le valige in mano. Ma Dio ha un copione in mente ed evidentemente era scritto così, che dovessi venire a Roma. Gasperini mi ha chiamato, mi ha detto che ero un pezzo importante per lui. Nessun altro club ha fatto questo per me, nessuno è arrivato a tanto. Nessun allenatore mi ha motivato come lui. C’erano altre squadre su di me, ma io non potevo non scegliere la Roma”.
Che cosa le sta chiedendo in particolare l’allenatore?
«Lui conosceva le mie qualità, i miei difetti. Magari che in difesa devo essere più solido, più determinato».
Di solito Gasp utilizza terzini più strutturati fisicamente.
"Ma io sono un instancabile. Cerco sempre lo spunto, un cross, un tiro, un appoggio per i compagni, rubare un pallone, quello che ho sempre fatto in Brasile mi piacerebbe farlo anche a Roma".
Come mai vuole proprio l’Europa League?
"Quando indossi questa maglia pensi di poter vincere qualcosa, questi colori non si indossano tanto per e Gasperini non lo accetterebbe".
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