Gli svedesi e il mito del Trento Anni 80
Il clamoroso ko per 3-0 in amichevole che portò... al tricolore

(As Roma)

Nell’epica romanista il Trento ha un posto particolare. Viene associata all’amichevole disputata il 3 agosto 1982 allo stadio Briamasco del capoluogo - appunto - trentino e vinta dai padroni di casa 3-0. Tre(nto) a zero. Vittoria di una squadra di Serie C1 non solo contro una squadra di Serie A, la Roma, ma, cosa che quel giorno non si poteva sapere, contro la squadra che a maggio 1983 sarebbe stata campione d’Italia. Il gol del vantaggio lo segna Carlo Sartori, che aveva 35 anni e un passato sconosciuto, ancora oggi, ai più.
Era nato a Caderzone Terme, in provincia di Trento, nel 1948. Ma da giovanissimo si era trasferito a Manchester ed era riuscito a entrare nelle giovanili del Manchester United. Era stato compagno di squadra di George Best, proprio lui. Ha speso molto tempo a Manchester, ma non l’ha sprecato. A 17 anni firma il suo primo contratto da professionista e il 9 ottbre 1968 fa il suo esordio in prima squadra in una partita finita 2-2 contro il Tottenham. E diventa ufficialmente il primo calciatore non britannico a giocare per il Manchester United, per la quale gioca anche 13 partite in First Division e 2 nella Coppa dei Campioni 1968-69, realizzando anche la rete decisiva per eliminare l’Anderlecht il 27 novembre 1968. Nell’annata successiva viene impiegato con continuità, totalizzando 27 presenze e 3 reti tra campionato e coppe. Poi lo spazio in prima squadra si riduce, con 9 apparizioni complessive in campionato, finché nel 1973 torna in Italia, dove si costruisce una carriera che conclude proprio nel Trento. E dove segna un gol ai futuri campioni d’Italia. Gli altri due gol li segnano Giuliano Bocchio e Odilio Moro.
La narrazione che ne è seguita racconta di un Nils Liedholm che da quel momento in poi avrebbe sempre organizzato amichevoli col Trento con l’obiettivo di perderle, convinto che portasse bene, alla luce di come era finita la stagione 1982-1983. Chissà. Di sicuro, quel giorno il geniale svedese ne uscì con una delle sue massime: «Se giocassimo in Serie C, sarebbero guai. Rischieremmo sempre la retrocessione. Anche nei miei periodi migliori, le squadre di C mi hanno dato sempre dispiacere».
La verità è che la Roma di Liedholm aveva già giocato contro il Trento in precampionato nelle due stagioni precedenti, vincendo 2-1 una volta e pareggiando 0-0 un’altra. E negli anni seguenti avrebbe continuato, anche nell’estate 1983, vincendo 4-1. E ci avrebbe giocato anche con Eriksson, nel 1984, vincendo 2-0, e nel 1985, perdendo 1-0. Al termine di quella stagione avrebbe vinto la Coppa Italia, ma perso lo scudetto per via della disgraziata partita interna col Lecce (e per altre vicende). Liedholm sarebbe tornato a Roma nel 1987, senza giocare col Trento, ma giocandoci nel 1988, a Vipiteno, vincendo 2-0. Gol di Rizzitelli e Renato Portaluppi. Futuro grande allenatore, cosa che all’epoca Liedholm, e non solo lui, non avrebbe mai immaginato.
Per chi crede alla scaramanzia e per chi non ci crede, in ogni caso, solo due volte la Roma ha perso col Trento in precampionato. Una volta ha vinto lo scudetto, e un’altra ha vinto la Coppa Italia. Siamo ancora in tempo?
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