Auguri per sempre, presidente Sensi
Nasceva 99 anni fa l’artefice del 3° Scudetto

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Cento meno uno: sono gli anni che avrebbe compiuto oggi Franco Sensi, se una malattia non se lo fosse portato via ormai diciassette anni fa. Se l’espressione «una vita per la Roma» può avere senso per descrivere qualcuno, allora quel qualcuno è proprio lui, l’uomo capace di regalare a un’intera città e al suo popolo un sogno atteso e sospirato per diciotto, lunghi anni.
Era nato un anno prima della Roma, Sensi: il 29 luglio 1926, per l’esattezza. Suo padre, Silvio, fu tra i fondatori della A.S. Roma, a dimostrazione di come certe cose siano scritte forse nei geni. A 28 anni, nel 1954, un giovane Franco entrava a far parte dei quadri dirigenziali del Club: in quella stagione la squadra, allenata da Carver e con Sacerdoti al timone, giunse terza in campionato, raccogliendo il suo miglior risultato dal primo Scudetto e fino al 1975. Lui, laureato in Scienze matematiche, fece i conti e nel 1993 rilevò una Roma in dissesto finanziario (inizialmente assieme a Pietro Mezzaroma), acquistandola da Giuseppe Ciarrapico. Una volta liquidato il socio, diventò l’unico proprietario, Presidente innamorato capace di spendere e spandere pur di regalare ai romanisti l’immensa gioia che meritavano. Nell’estate del 2000, dopo aver visto lo scempio del finale di campionato più brutto, portò a Roma Batistuta, Samuel ed Emerson: il resto è storia, il resto è leggenda. Il resto è la sua passerella al Circo Massimo, davanti a oltre un milione di persone festanti, che lui aveva contribuito a rendere così felici.
La malattia lo portò, già dal 2004-05, a lasciare gradualmente la Roma nelle mani di sua figlia Rosella. Eppure Sensi, accompagnato dalla moglie Maria, ha continuato a recarsi allo Stadio Olimpico fin quando ce l’ha fatta. Sotto la sua presidenza, oltre allo Scudetto, sono arrivate anche due Supercoppe italiane e due Coppe Italia. L’ultima nel 2008, tre mesi prima della sua morte: per 14 anni, è stato l’ultimo trofeo romanista, fino alla Conference. Tanti auguri per sempre, Presidente. Forza Roma.
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