AS Roma

Gasp, quante sostituzioni! All'Atalanta tanti i cambi. E davanti regna l'abbondanza

Analizzando l'ultima stagione, la squadra di Gian Piero si è perfettamente calata nel calcio moderno quello dei cinque slot: la panchina è una risorsa, soprattutto in attacco

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Pietro Laporta
05 Luglio 2025 - 07:30

Mutaforma e offensiva. Così i tifosi si aspettano la nuova Roma di Gasperini, col pensiero a quella che è stata l’Atalanta in questi anni. Così il tecnico aveva plasmato negli anni la sua squadra, capace di cambiare ogni volta pelle mantenendo una propria identità. Negli anni, ovviamente, ma anche nelle singole partite. 

Se da un lato sono molti gli allenatori che hanno dimostrato di preferire squadre ridotte (si pensi a Guardiola, che al termine di questa stagione ha chiesto come condizione per la permanenza al City una rosa più corta), il tecnico piemontese ha dimostrato di saper gestire organici più numerosi. Lo ha fatto soprattutto quest’anno, in cui probabilmente si è ritrovato ad allenare la squadra più completa della sua carriera: solamente in attacco, a Scamacca (infortunato), Lookman e De Ketelaere si erano aggiunti Retegui, Samardzic e Zaniolo (poi sostituito da Maldini). Gian Piero non ha avuto problemi a gestirli, viste le tantissime partite (51) giocate tra campionato, Coppa Italia, Champions League e Supercoppa. Moderna e offensiva, in tutto e per tutto, la sua Atalanta si è perfettamente calata nel calcio post-Covid, quello dei cinque cambi a partita per intenderci: non ne ha sprecato (quasi) nessuno, effettuando ben 249 sostituzioni sulle 255 possibili. Offensiva perché è lì, vista anche l’abbondanza appena menzionata, che Gasp si è sbizzarrito, montando e smontando ogni volta il proprio giocattolo. Abbiamo provato a divertirci anche noi, dividendo l’11 atalantino di ogni gara in due blocchi: uno difensivo, formato dal portiere, i tre difensori e gli interni di centrocampo, e uno offensivo, composto dagli esterni e i tre davanti. 

Fatta questa divisione e analizzando i cambi dell’Atalanta in questa stagione, si osserva che dei 249 cambi fatti da Gasp, 177 hanno riguardato il blocco offensivo, mentre solo 72 quello difensivo. La differenza è incredibile, evidenziata dalle percentuali (71,08% a 28,92%). Se un anno fa, ci si chiedeva come potessero coesistere nella rosa giallorossa così tante seconde punte (di cui tre - Dybala, Soulé e Baldanzi - mancine), l’abbondanza davanti può ora rappresentare una risorsa nelle mani di Gasp. Che, tornando alla nostra analisi, sembrerebbe seguire una strategia precisa per quanto riguarda la difesa: dei 72 cambi che l’Atalanta ha fatto quest’anno nel blocco difensivo, ben 45 hanno riguardato i tre centrali dietro (si tratta del 62,5%). Una mossa quasi sempre arrivata nei primi 20’/25’ della ripresa, indipendentemente dai cartellini o da altri fattori: sono solo 12 su 51 le partite in cui Gasperini non ha cambiato uno dei tre difensori. Offensiva, sorprendente e mutaforma: Gasp è pronto a giocare con la sua Roma.

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