Claudio c’è, non lascia e raddoppia
Dopo il “no” all’Italia, Ranieri pianifica la Roma del futuro con Gasp: dal mercato alle ambizioni

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Qui si fa la Roma o si muore. Non ce ne vorrà Garibaldi, ma visto il fresco gran rifiuto di Ranieri alla panchina della Nazionale, viene spontaneo sostituire nella citazione la parola Italia con la nostra, più cara, Roma. Perché accantonata l’ipotesi di un addio o di un doppio incarico, che comunque avrebbe tolto tempo e risorse preziose, Sir Claudio tornerà a gettarsi «in modo totale», per citarlo, nel neonato progetto triennale romanista.
Un piano, quello del nostro futuro, studiato e ideato in prima persona dall’ex allenatore ora senior advisor, che ha scelto e portato Gian Piero Gasperini al Fulvio Bernardini, come suo successore, convincendo i Friedkin della bontà delle sue idee e arrivando così al triennale messo nero su bianco soltanto durante la scorsa settimana.
Tutte mosse, più che da consigliere, da direttore generale, vice-presidente o comunque, scegliete voi la nomina che più gli si addice, dirigente operativo. Proprio l’impegno in prima persona di Ranieri ha portato al “sì” di Gasp, che ha accettato di condividere lo staff tecnico con alcuni degli ex collaboratori del Sir di San Saba, uniti a suoi uomini di fiducia (il vice, due preparatori atletici e un altro collaboratore) portati con lui direttamente da Bergamo.
Fatto l’allenatore, bisogna fare la Roma per Gasperini, partendo dalla pianificazione dell’estate (raduno a Trigoria, ritiro in Inghilterra) e del mercato. Tutti punti toccati in una riunione fiume andata in scena durante la scorsa settimana in quella che, per il momento, rimane l’unica apparizione di Gasp al Bernardini. Ben presto, però, l’allenatore piemontese farà ritorno in città, dato che nel corso della prossima settimana, dopo aver rilasciato l’intervista ai canali del club al momento della firma, ci sarà anche la prima conferenza, occasione per presentare alla stampa la nuova era targata Gasperini. Al suo fianco, oltre a Ghisolfi, probabile la presenza proprio di Ranieri, a dimostrare, ancora una volta, la sua centralità nella Roma che verrà.
A proposito delle mosse sul mercato, dopo aver sistemato le prime uscite (i discorsi tra Angeliño e Al-Hilal potrebbero essere stati soltanto rimandati a luglio), Ghisolfi è tornato a concentrarsi sull’adeguamento contrattuale a Svilar. Una trattativa lunga, con la Roma che di recente ha presentato il terzo (e forse decisivo) rilancio. Anche qui, però, c’è lo zampino di Ranieri che, quando i toni mediatici tra le parti si sono alzati in modo preoccupante, ha deciso di presenziare all’incontro tra club e giocatore per mediare e arrivare alla fumata bianca tanto attesa (e ora più vicina).
Giocatori da piazzare, talenti da scovare (a quello penserà l’accoppiata Ghisolfi-Gasperini, in continuo contatto) e altri da blindare, ma non solo. Ci sono anche calciatori da rilanciare, come Pellegrini. Il rapporto tra il Capitano e Ranieri è sempre stato buono e schietto, ma adesso la gestione del gruppo è passata a Gasperini. Gian Piero ha avuto modo di incontrare Lorenzo a Trigoria (oltre che al matrimonio di Scamacca) dato che in questi giorni il numero 7 continua a lavorare per rientrare dall’infortunio. Gasp ha intenzione di valutarlo durante la seconda metà di agosto, quando Pellegrini potrà tornare parzialmente in gruppo. Il destino del Capitano, insomma, è tutt’altro che segnato.
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