AS Roma

Data, stemma e futuro: Dan Friedkin rilancia

All’annuncio del tecnico e di Ranieri «dirigente» la «riappropriazione» del logo storico: direzione tradizione

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Gabriele Fasan
08 Giugno 2025 - 06:00

Le parole sono importanti, i fatti anche. Lo sanno bene evidentemente i Friedkin, che proprio ieri, di 7 giugno, una data storica e per troppo tempo divisiva, hanno rimesso la tradizione al centro del villaggio. Terminata la stagione e arrivata l’ufficialità di Gian Piero Gasperini come nuovo allenatore giallorosso, i proprietari della Roma Dan e Ryan Friedkin tornano a parlare con un lungo messaggio ai tifosi. «Cari tifosi della Roma, è stata una stagione definita dal carattere. Con orgoglio, resilienza e unità, la Roma ha raccolto la sfida e ha ricordato al mondo cosa rappresenti questo Club. Lottiamo insieme! A nome della famiglia Friedkin, vogliamo esprimere la nostra più profonda gratitudine a voi, i tifosi, il cui cuore pulsante è l’anima stessa della Roma. La vostra lealtà, passione e amore per i colori giallorossi hanno reso quest’anno indimenticabile… e la sua conclusione, un motivo d’orgoglio». Dall’elogio e il senso di gratitudine verso il tifo giallorosso a qualche chiarimento sulle strategie: «Quando la Roma ha avuto bisogno di chiarezza e leadership, abbiamo preso una decisione strategica, scegliendo qualcuno che incarnasse davvero i valori di questo Club. La nomina di Claudio Ranieri non è stata solo una risposta al momento, ma ha riflesso la nostra convinzione nella stabilità, nell’identità e nel legame con la nostra storia. Siamo sinceramente grati a Claudio per aver risposto alla chiamata con tanta integrità e professionalità, e per una seconda parte di stagione di cui i tifosi della Roma, ovunque si trovassero, possono essere fieri». 

Si passa poi, in ordine gerarchico, al nome nuovo, che da diversi mesi i tifosi desideravano conoscere: «Il percorso della Roma prosegue con la nomina di Gian Piero Gasperini come nuovo allenatore. Un tecnico di grande esperienza, personalità e visione. La sua filosofia calcistica, la profonda cultura del lavoro e la capacità di valorizzare il talento si allineano perfettamente con l’identità e le ambizioni dell’AS Roma. Crediamo che sia il Mister giusto per questo momento e il leader giusto per ciò che verrà. Affiancato dalla preziosa consulenza di Claudio, che resterà con noi come dirigente (si torna a specificare meglio il ruolo, ndr) fidato e senior advisor della Proprietà, siamo fiduciosi che Gasperini guiderà il Club verso un futuro entusiasmante e vincente».

E passiamo dal lato dei contenuti tecnici al lato romantico e che riporta alle aspettative di larga parte dei sostenitori giallorossi, a partire dalla Curva Sud che da tempo chiedeva segnali che pure erano arrivati. Ora, la conferma: «Siamo anche impazienti di celebrare con tutti voi la nuova stagione il 22 luglio, una data radicata nel cuore di generazioni di romanisti. Avvicinandoci al Centenario, vogliamo riaffermare il nostro impegno nell’onorare la storia, le tradizioni e l’identità della Roma. Il rispetto che dobbiamo ai padri fondatori è pari al rispetto che dobbiamo al sentimento dei nostri tifosi. Per questo, pienamente consapevoli del valore storico e del significato del 7 giugno 1927 quale fondazione dell’AS Roma, abbiamo deciso che il 22 luglio costituirà il nostro speciale giorno di festa: una pietra miliare annuale e un anniversario per tifosi e Società, uniti nel segno dell’orgoglio e dell’affetto per lo straordinario patrimonio storico dell’AS Roma». Il 7 giugno e il 22 luglio fanno finalmente “pace”, almeno nelle intenzioni della proprietà, che allunga anche il passo. Verso l’identità: «Inoltre, siamo orgogliosi di annunciare la progressiva riappropriazione dello storico stemma ASR, un simbolo che incarna l’anima di questo Club. Questa decisione, presa con profondo rispetto per la nostra tradizione e in risposta ai desideri più profondi dei nostri tifosi, è un tributo all’identità della Roma. Riflette la nostra convinzione che i simboli di un Club contino, e che onorare le nostre radici sia essenziale per costruire il nostro futuro».  Il simbolo, frutto di un lavoro iniziato da parecchio tempo dall’Archivio storico della Roma, che torna alle origini, con l’acronimo ASR che già era stato riportato in vita dai Friedkin qua e là nelle passate stagioni. Il simbolo che non sarà quello “anticipato” - presente già sulle maglie del derby  di Mancini - nel comunicato di ieri, ma che vive di un rebranding tutt’ora in evoluzione, ma che i tifosi hanno già ben compreso sarà quello della tradizione e della storia e affiancherà nel merchandising del cuore il lupetto di Gratton.

Infine la chiosa per rimarcare l’«impegno» della famiglia Friedkin, da molti troppo spesso vociferata in uscita, che «non è mai stato così forte. È un impegno verso l’eccellenza, l’organizzazione e un’identità chiara. Ma soprattutto, è un impegno verso il futuro di questo Club, un futuro che comprende un nuovo stadio: una casa degna dei nostri tifosi, un’eredità per le prossime generazioni, e un dono del Club a questa Città Eterna. Un nuovo Colosseo maestoso, che promettiamo di realizzare. Siamo davvero onorati di essere i custodi dell’AS Roma. Un onore che ci vincola, un impegno totale e una dedizione fedele alla salvaguardia di tutto ciò che rende questo Club e questa città i migliori al mondo».  Uniti, insomma, come ha cercato di predicare e razzolare Ranieri, che ha raccolto i cocci lasciati dall’era Juric e ha riportato la squadra ai livelli che le competono, sfiorando un’altra impresa ma raggiungendo comunque l’Europa, casa Roma. «Insieme, come una squadra, continueremo a crescere, a combattere, a sognare e a vincere. Grazie di cuore. E sempre forza Roma».

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