AS Roma

Inizia oggi la Roma del domani

Aspettando l’annuncio di Friedkin, Ghisolfi tratta per Saele. Fabregas in pole, il Como fa muro

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
27 Maggio 2025 - 06:00

Il parallelo col recente Conclave viene facile, per la poca distanza temporale e fisica. A Trigoria si rimane in attesa della fumata bianca per il nuovo allenatore, nonostante i cardinali (in questo caso Ranieri e Ghisolfi) la loro decisione l’abbiano già presa. Ad accendere il fumo, però, deve pensarci mister Friedkin in persona. Tra chi è pronto a scommettere su un comunicato a stretto giro di posta (già oggi, magari, di martedì, come tradizione vuole, anche se a dirla tutta l’avvicendamento De Rossi-Juric avvenne di mercoledì 18 settembre 2024) e chi sostiene che la Roma non abbia nulla in mano (in contraddizione, dunque, con la versione di Ranieri), qualcosa non torna, ma proviamo a fare un po’ di chiarezza.

Sua imminenza l’allenatore

Partendo dall’antipatico, quanto necessario, presupposto che sul nome del prossimo tecnico della Roma vige la legge del silenzio imposta dai Friedkin (tranne alcuni eletti, dentro Trigoria l’identità è ai più sconosciuta), siamo rimasti alle recenti parole di Ranieri: «L’allenatore l’abbiamo scelto, lo annuncerà il presidente quando vorrà lui». Dichiarazioni inequivocabili, accompagnate dalle sue risate e da un volto sereno di chi sa che il suo parere, da consigliere, è stato ascoltato. Parole che però, se accostate alle notizie di cronaca, faticano a combaciare. Nella famosa lista presentata dall’accoppiata Ranieri-Ghisolfi c’erano i profili di Fabregas e Gasperini, contattati entrambi a più riprese.

Nelle ultime ore, soprattutto da Como, arriva la voce di un pressing della Roma per portare nella Capitale il giovanissimo tecnico spagnolo, col quale si sarebbe raggiunto un accordo di massima (contratto pluriennale a circa 5 milioni di euro l’anno). A frenare il tutto, però, ci sarebbe la volontà da parte della proprietà del Como di trattenere Fabregas in riva al lago, scenario dato per scontato fino a qualche giorno fa. «Cesc ci ha dato appuntamento al 10 luglio, per il ritiro», ha detto ieri sera Patrick Cutrone, attaccante e capitano del Como. Inoltre, sempre dalla Lombardia, si racconta di un Fabregas impegnato a programmare il mercato estivo, dopo aver avuto contatti (mai smentiti) non solo con la Roma, ma anche con Lipsia e Leverkusen (che ha poi virato su ten Hag dopo il suo “no, grazie” per il dopo Xabi Alonso). Insomma, versioni in contrasto: delle due l’una. E se la Roma e Fabregas sono d’accordo, difficile pensare che il muro del Como possa reggere ancora per molto.

Per quanto riguarda Gasperini, invece, tutto procede più a rilento. Gian Piero ha ricevuto, da giorni, una ricca proposta di prolungamento, ma non ha ancora dato una risposta all’Atalanta. Silenzio che, aggiunto alle dichiarazioni pubbliche (mai fino in fondo esplicite sul suo destino) hanno spazientito Pagliuca, co-proprietario della Dea, insieme alla famiglia Percassi. Proprio ieri, a Zingonia, è andato in scena un summit in cui, stando alle voci da Bergamo, a Gasp sarebbe stato dato un ultimatum: o firmi o te ne vai.

Ci sarebbe, poi, anche la terza via, quella del nome a sorpresa, mai da escludere coi Friedkin. La realtà però racconta ormai di una scelta fatta e di Fabregas identificato come sostituto per Ranieri, da Sir Claudio stesso.

Work in progress

A sostegno della tesi “La Roma l’allenatore ce l’hac’è anche la spedizione milanese di ieri pomeriggio, a Casa Milan, di Ghisolfi, Vitali e Ricchio. Praticamente la dirigenza romanista al completo che, accompagnata dall’intermediario Riso, ha fatto visita al nuovo ds rossonero Tare per trattare la permanenza di Saelemaekers a Roma (affare svincolato da Abraham, che farà ritorno a Trigoria). Le parti si aggiorneranno probabilmente oggi. Sarebbe quantomeno curioso (o inquietante) lavorare per un investimento simile, senza l’ombra di una guida tecnica. L’ennesimo nodo che verrà sciolto, speriamo, dall’habemus papam di Dan.

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