Ranieri: "Non siamo in Champions, mi dispiace per i tifosi. Ma abbiamo dato tutto"
Il tecnico giallorosso al termine della partita: "Usare il 4-3-3? Col Milan nel secondo tempo aveva funzionato, così ho spiegato ai ragazzi come giocarci"

(GETTY IMAGES)

Al termine dell'ultima sfida di questa stagione, vinta 2-0 contro il Torino, ha parlato Claudio Ranieri. Ecco le parole del tecnico giallorosso ai microfoni di Dazn:
La Roma ha un po' sorpreso col 433.
"Nel secondo tempo col Milan avevamo fatto buone cose; ho spiegato ai ragazzi come giocare col 4-3-3 e quando metterci a 5. C'era una doppia lettura, a seconda del possesso del pallone. I ragazzi volevano, io sono contento di questo: ho sempre detto di lottare fino alla fine. Non siamo in Champions, mi dispiace per i tifosi e faccio i complimenti alla Juve, ma abbiamo dato tutto e siamo soddisfatti".
E' una storia bellissima da raccontare, no?
"Sì, è bello. Quando sono nella lotta non penso a tante cose, ma tra qualche anno ripenserò a quella che è stata la mia carriera".
Ci può dire l'allenatore visto che è finito il campionato? La scelta dipendeva dalla coppa? Come ha fatto a non far uscire il suo nome?
"È questa la cosa incredibile! Sai davvero cosa è Roma! Quando il presidente vorrà, lo dirà. Lui è il proprietario e lui deve dirlo".
Abbiamo visto i numeri: la Roma con lei sarebbe prima in classifica. Che cosa significa?
"La scossa c'è stata, ma credo che non si possa fare una giunzione ho preso la squadra nel momento peggiore, il morale era sotto i piedi. Ho giocato facile, ridando la credibilità che meritavano. I tifosi mi conoscono, sanno che non vendo fumo e che dico la verità. Sanno che di me si possono fidare e ci hanno aiutato. Le prime due gare sono state due sconfitte, poi abbiamo riperso a Como e a Bergamo. Ma i ragazzi hanno sempre dato tutto".
Chiudiamo con un ringraziamento. Ho avuto la fortuna di conoscerla a Trigoria, all'Inter, ora mi ritrovo qui. La cosa più bella è che lascia un allenatore che non ha vinto 10 Champions, ma ha lasciato un modello, un esempio.
"Grazie a voi. Me li prendo questi complimenti. Fanno piacere".
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