Via al valzer delle panchine, Roma aspetta solo Friedkin
Farioli lascia l’Ajax, c’è il Tottenham. Gasp: «Il rinnovo non è determinante». Intanto Sir Claudio glissa ancora: «L’allenatore sarà più giovane di me»

(GETTY IMAGES)
La stagione deve ancora terminare, con 90’ e la maggior parte dei verdetti, Roma compresa, ancora appesi, il valzer delle panchine, però, è già cominciato. A far partire la giostra ci ha pensato Francesco Farioli che ieri, all’indomani dell’Eredivisie persa dopo l’incredibile rimonta subita dal suo Ajax nelle ultime giornate in favore del PSV Eindhoven, ha comunicato la decisione maturata nei mesi scorsi di lasciare Amsterdam dopo solo un anno sulla panchina della Cruijff Arena. L’emergente tecnico toscano è rientrato nel lungo e minuzioso casting portato avanti da Ranieri e Ghisolfi (i due hanno già lavorato insieme al Nizza e il francese ha un buon rapporto con N’diaye, procuratore di Farioli, Gourna-Douath e Vieira), prima della famosa lista presentata a Friedkin. Su quella lista, però, il nome di Farioli probabilmente non c’è mai finito, in quanto l’ormai ex allenatore dell’Ajax è stato ritenuto un profilo interessante, ma ancora acerbo.
Lasciata Amsterdam, Farioli potrebbe volare verso un’altra capitale del calcio europeo: Londra. Su di lui, infatti, c’è l’interesse del Tottenham, chiamato a sostituire al termine della stagione Postecoglou, dopo un campionato deludente, nonostante la finale di Europa League raggiunta (domani l’ultimo atto degli Spurs contro il Manchester United).
Avanti un altro, verrebbe da dire. Dopo aver escluso qualche giorno fa Fabregas dalla lista dei candidati (lo spagnolo, dopo aver parlato con la dirigenza del Como, ha deciso di proseguire un altro anno in riva al lago), i romanisti impazienti di conoscere il proprio domani possono depennare anche il 36enne Farioli. L’età, quindi, è forse uno dei parametri da tenere in considerazione, per continuare a giocare a questo infinito “indovina chi” che dura da metà novembre anche se ieri, incalzato dalla trasmissione di Rai Radio 1 “Un giorno da pecora”, Ranieri ha tirato in ballo l’anagrafe per schivare l’ennesima domanda sul suo successore: «Vi posso dire che sarà più giovane di me». Non un grande indizio, considerando che Sir Claudio è il tecnico più anziano d’Europa.
A proposito di tecnici esperti, dopo i primi colloqui Percassi-Gasperini, l’Atalanta ha proposto all’allenatore di prolungare il suo contratto fino al 2027. Gasp, intervenuto al 2° premio Telenord-Gianni Di Marzio, ha risposto a qualche domanda sul suo futuro: «Il rinnovo non è determinante, già altre volte in passato ho vissuto questa situazione e poi ho firmato. Con Percassi c’è armonia, ma temo sia difficile fare meglio di questa stagione e questo mi preoccupa. La Roma? Non si può, perché c’è un allenatore troppo forte (ride, riferendosi a Ranieri, ndr). Andrà via? Magari cambia idea (ride ancora, ndr)». Intanto De Laurentiis, in caso di addio a Conte (l’ipotesi del ritorno alla Juventus non è mai tramontata), potrebbe puntare tutto su Allegri. Il valzer delle panchine è iniziato. A Trigoria si rimane (giocatori compresi) in attesa dell’annuntio vobis del presidente Dan Friedkin, a cui spetta l’ultima parola.
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