Mancio & Bryan, contro l'Atalanta sfida al passato con vista sull'Europa
Mancini e Cristante si sono imposti nel calcio dei grandi proprio a Bergamo, alla corte di Gasperini. A Roma ne hanno vissute tante, ora sognano il quarto posto
(GETTY IMAGES)
Quasi 600 presenze con la Roma in due, ma anche un trascorso comune a Bergamo, dove tornano lunedì per una sfida cruciale in ottica qualificazione europea. Bryan Cristante e Gianluca Mancini sono i due ex di turno (dall'altra parte ci sono Toloi e Zappacosta, entrambi con trascorsi in giallorosso): con la maglia dell'Atalanta si sono imposti ad alti livelli, prima di approdare nella Capitale. Oggi sono due colonne della squadra giallorossa e fanno parte del gruppo dei decani: per il centrocampista 315 gare con la Roma dal 2018 ad oggi; il centrale, arrivato nell'estate 2019, è a quota 271.
Ma i due hanno già giocato insieme proprio nella Dea, anche se soltanto per un breve periodo: per l'esattezza, durante la stagione 2017-18, particolarmente felice per entrambi. Alla corte di Gasperini, Cristante fece molto bene da trequartista, siglando 12 gol in 47 partite; per Mancini fu la prima, vera stagione di Serie A, con anche la prima rete (il 4 febbraio 2018 contro il Chievo, proprio su assist di Bryan). Dopo aver chiuso al settimo posto, le strade dei due si separarono: nell'estate del 2018 la Roma, reduce dalla semifinale di Champions, decise di investire una cifra sostanziosa per acquistare Cristante. A fronte di 20 milioni di euro (più 10 milioni di bonus variabili), il centrocampista approdò alla corte di Di Francesco, ma nel giro di pochi mesi si ritrovò ad essere allenato da Ranieri, chiamato a sostituire Difra.
Nell'estate del 2019, ecco che Bryan fu raggiunto da Mancio, pagato 15 milioni più 8 di bonus. Dopo quel primo debutto insieme contro il Chievo nel febbraio 2018, i due si ritrovano a “riesordire” in coppia in Roma-Genoa del 25 agosto 2019, prima giornata del campionato, quando Gianluca subentrò a Juan Jesus nella ripresa. Da lì in poi, i due compagni e amici non si sono più separati: a Roma ne hanno vissute tante, dalla vittoria della Conference League alla finale di Budapest, passando per l'esonero di Mourinho e il travagliatissimo inizio di questa stagione. Mai, però, sono riusciti a qualificarsi in Champions League.
Ora ne hanno l'opportunità. Un'opportunità che passa da Bergamo, la città dove si sono messi in luce, guadagnandosi così le attenzioni della Roma. Non sarà una sfida come le altre per loro, ma non ci sarà tempo per i sentimentalismi lunedì sera: c'è un sogno da coronare, un intero popolo da rendere orgoglioso. Questa è l'unica cosa che conta: il passato, almeno per i 90', non esiste.
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