AUDIO - Padre Pagano: “Arrivato nella Capitale il Papa scelse la Roma, da sempre gran tifoso”
Padre Pagano a Radio Romanista: “Davanti alla scelta tra Roma e Lazio, scelse i giallorossi. D’altronde i laziali sono quelli che considerate burini, no?”


Al di là di qualsiasi evento sportivo, la notizia di ieri è stata sicuramente la fumata bianca in Conclave e la nomina del 267° Papa. A poche settimane dalla morte di Jorge Bergoglio, il nuovo Sommo Pontefice sarà Robert Francis Prevost. Papa Leone XIV ha una simpatia particolare tra l'altro per la Roma, come rivelato ieri da Padre Giuseppe Pagano, suo grande amico. All'indomani della fumata bianca, Padre Pagano è ospite a Radio Romanista, di seguito le sue parole:
Padre, lei ieri ha raccontato questa grande amicizia col nuovo Papa.
"Ci siamo conosciuti nel 1983, studiavamo insieme. Lui Diritto Canonico e io Teologia".
Avete vissuto la Roma più bella, quella campione d'Italia nel 1983. Lei anche è tifoso?
"Io sono milanista. Non è una grande squadra adesso, ma il cuore non dimentica. Tra l'altro quando la Roma ha giocato con la Fiorentina, ho scritto a Prevost che era l'ultimo miracolo dopo la morte di Papa Francesco. Volete che vi regaliamo la vittoria per la Champions? Tanto noi ormai..."
Beh, sarebbe gradito. Come è nata questa passione di Leone XIV per la Roma?
"Quando sono arrivato a Roma lui era già lì ed era già tifoso, immagino che abbia dovuto scegliere tra Roma e Lazio e abbia scelto Roma. Voi tra l'altro mi confermate che nella Capitale si dice che i laziali siano i più burini, vero?"
"Per anni siamo andati in missione e non ci si trovava più, poi ci siamo ritrovati quando è diventato Padre Generale dell'Ordine e lì abbiamo vissuto insieme e visto le partite insieme. Ad ogni Roma-Milan ci prendevamo in giro. Lui è una persona molto semplice e questo aiuta gli altri a relazionarsi con lui. Lui ha celebrato il matrimonio di mia sorella, è un grande amico della mia famiglia che era una famiglia molto semplice. E poi si da rapportare anche con personalità di un certo spessore. Credo che sarà un Papa di dialogo, come serve oggi".
Lei sa che anche il presidente della Roma è americano?
"Certo, l'ho visto e lo sfrutteremo per andare a vedere Roma-Milan (ride, ndr)".
C'erano dei giocatori che ammiravate insieme nel passato, come Totti o De Rossi?
"Non ho un ricordo. Posso dire che erano giocatori che sia io che lui stimavamo, davano spessore alla squadra ed erano quindi molto graditi a lui perché romanista".
Tra l'altro, in molti hanno notato una somiglianza tra Papa Leone XIV e Claudio Ranieri".
"Sì, è vero! Ranieri non l'ho mai incontrato ma c'è amicizia spirituale, lui e devoto a Santa Rita e lo vedevo quando portava la sua squadra a Cascia. Poi ho visto la foto di lui diventato Papa, suggerirò a Prevost di incontrarlo".
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