Tiago Pinto su Svilar: "Il mio Golden Boy, in allenamento si vedeva non fosse normale..."
Nell'intervista rilasciata al portale "gianlucadimarzio.com", l'ex general manager giallorosso si è soffermato sul portiere della Roma, tra passato e futuro

(GETTY IMAGES)
Torna a parlare Tiago Pinto, ex general manager della Roma, e lo ha fatto ai microfoni di "gianlucadimarzio.com". Tra le diverse tematiche l'attuale ds del Bournemouth si è soffermato anche su Svilar, dal suo arrivo all'affermazione tra i pali giallorossi.
"Mile è un ragazzo molto speciale. Tutti gli allenatori dei portieri con cui lui ha lavorato mi hanno sempre detto che lui era il migliore mai avuto. Tutti i giocatori che hanno giocato con Mile e tutti gli allenatori che lo hanno allenato mi hanno ripetuto lo stesso. Cosa ha rallentato dunque il suo exploit? Gli mancava il ‘click’. Perché chi lo vedeva in allenamento si rendeva subito conto che quel ragazzo non era normale. Quando vedo le parate che fa, mi emoziono. A Benfica lo chiamavo ‘il mio Golden boy’. A chi vanno i meriti della sua crescita? Tutto merito suo, io non c’entro nulla. Per me era ovvio che sarebbe diventato uno dei migliori del mondo ed era solo una questione di tempo".
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