AS Roma

60 anni di amoR: la serata magica di Gaetano, premiato all'Olimpico nel Fan Day

Dall'arrivo per la gara con la Fiorentina alla consegna della targa da parte di... Abel Balbo: "Un'emozione unica". Tra lui e la casa della Roma quasi 300 chilometri

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Sergio Carloni
06 Maggio 2025 - 14:53

Mai soli mai, per davvero. Non è solo il claim per il Fan Day del 2025. La Roma può contare sui suoi tifosi, i tifosi possono contare sulla Roma. Un amore reciproco, senza fine. E anche la sfida con la Fiorentina è stata, in un certo senso, "sponsor" di questo legame: le migliaia di bandiere giallorosse sventolate sugli spalti, i cori, gli striscioni. L'abbraccio a fine gara a Edoardo Bove. Dopo quello nel pre-partita ai sostenitori, attraverso le tante iniziative portate avanti nella giornata dedicata ai fan. Dall'emozionante videoclip con "Mai Sola Mai" cantata dai più piccoli romanisti a quelli più "datati"; fino alla premiazione degli abbonati. Tra questi, Gaetano Alegiani. La sua storia, raccontata in passato dalla Roma, aveva impressionato: sessant'anni di abbonamento, dal 1964-65, uno solo saltato per Covid. E, da qualche anno, quasi 300 chilometri ogni volta che la sua squadra del cuore gioca in casa.

"Un'emozione unica"

"Sono soddisfatto, ho passato una bella giornata". Impossibile dire altro per Gaetano, intercettato da Il Romanista. Lui, anche questa volta, a 78 anni, ha viaggiato da Amatrice a Roma per seguire gli uomini di Ranieri. Lì, dove vivevano i suoi antenati, ha deciso di trasferirsi nel 2010. Ha vissuto il terribile terremoto del 2016, ma è rimasto. E da lì, quando la Roma chiama, lui risponde presente. Senza indugio. "Prima del riscaldamento dei calciatori siamo scesi a bordo campo. Ero insieme a un'altra signora, Balbo ci ha premiato. È stato molto emozionante". Ricevere un riconoscimento da chi ha contribuito alla storia del Club, d'altronde, è piuttosto insolito: "Ho ricevuto un grande stemma della Roma, su cui c'è scritto 'Roma Fan Day Award 2024-25'. Lo tengo molto volentieri! Ho visto Balbo solo per un attimo, ero parecchio emozionato. Lui è stato uno dei miei idoli. Gli ho detto: 'Grande Abel!'. Non sono molto intraprendente... mi emoziono molto facilmente!". Come se fosse un bambino nel corpo di un anziano. Il bello del calcio. E della Roma

   

"Prima della partita casalinga precedente, quella col Verona, mi avevano dato una maglietta. Lì sopra è stata applicata la patch 'Roma Fan Day'. Un tocco che rende rara la divisa!", ha poi proseguito Gaetano. "Mi è piaciuto. Io non ero mai andato sul prato dell'Olimpico, l'ho sempre visto dagli spalti o da casa. Quando senti il coro della Curva Sud è da brividi, da laggiù si sente molto di più. E la Curva era strapiena di bandiere giallorosse... Uno spettacolo". Sessant'anni lassù, sugli spalti, solo qualche secondo in mezzo a quel prato e un'emozione imparagonabile. La Coppa delle Fiere, due Scudetti, le Coppe Italia e la finale di Conference: nulla è abbastanza. Quell'amore incondizionato, indubbiamente, vale molto di più.

Quel nome sulla maglia

Anche casa sua, così come il suo passato, è un museo che si tinge di giallorosso. Dalla foto di Taccola in soggiorno alle lastre di marmo con sopra incisi i nomi degli eroi degli indimenticabili Scudetti. Oltre ai tanti oggetti d'antiquariato legati alla Roma, i vecchi biglietti (era presente anche nel 1984, il 30 maggio), le mappe della Città Eterna. E poi la grande raccolta di abbonamenti, custodita quasi con gelosia dal lontano 1964. Nella sua vita, solo due nomi sulle maglie: quello dell'Aeroplanino Montella, riecheggiante da quel 5-1 nel derby, e il suo. Gaetano. Compare su una divisa spedita proprio dal club dieci anni fa, in occasione dei suoi 50 anni di abbonamento. Proprio col "50" come numero. Ora, una nuova casacca da aggiungere alla collezione: "Stavolta il mio nome non c'è, ma ho intenzione di farcelo mettere. Un bel 'Gaetano 60'... come quel 'Gaetano 50' della maglietta che mi regalò la Roma!". 

   

L'obiettivo resta confermare la presenza all'Olimpico anche per il prossimo anno. "L'abbonamento? L'intenzione è sempre rifarlo. Il problema è che all'età mia c'è sempre in ballo una questione di salute". D'altronde, 280 chilometri (tra andata e ritorno), a volte anche in piena notte, non sono pochi. La passione, però, è impossibile da accantonare. Lo sa anche la Roma. Un premio meritato, per chi quei colori non li ha mai mollati. Nemmeno un secondo.

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