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Le parole

Pellegrini: "Non mancherei mai di rispetto alla Roma, mi ha dato la vita"

Il capitano giallorosso: "Non mi aspettavo che De Rossi fosse già così pronto. Per lui ci butteremmo nel fuoco. Ho fatto e farò sempre tutto per il bene di questo club"

Pellegrini e De Rossi in conferenza stampa

Pellegrini e De Rossi in conferenza stampa (GETTY IMAGES)

La Redazione
17 Aprile 2024 - 13:12

Alla vigilia di Roma-Milan, Lorenzo Pellegrini ha parlato in conferenza stampa. Di seguito le dichiarazioni.

Non ti sentiamo in conferenza da tempo, ti ha infastidito qualcosa?
"No, sono cose che decidiamo insieme alla società e c'è stato un momento particolare in cui ho subito due infortuni. Durante una stagione può succedere di venire meno ai microfoni, ma sono stato sempre presente per i miei compagni e per la Roma. In alcuni casi è più difficile far capire l'importanza di altre gare, queste partite sogniamo di giocarle. Sarà una gara complicata, ma anche noi vogliamo passare il turno dopo un'ottima gara a Milano. Possiamo fare ancora meglio".

A vita con la Roma?
"Qui sono a casa mia, ma allo stesso tempo è bello perché è una sfida continua. Tu devi venire al campo e meritarti questa maglia, un po' il discorso che ho fatto sulla fascia tempo fa. Mai avrei pensato che la mia carriera mi avrebbe portato a ricevere questo dono. La maglia e la fascia della Roma si porta 24h al giorno, 365 giorni all'anno. Per me è un sogno essere a fianco al mister. Mi godo il momento come giusto che sia, sapendo che tutti i giorni devo merita".

La Roma Real che chiede De Rossi
"Penso che questo è ciò che il mister ci vuole trasmettere, ma quella frase l'ha detta più in riferimento ad altre volte dove si pensa che altre partite siano meno importanti. Il mister intendeva che quelle partite ti permettono di arrivare l'anno dopo a giocare contro le squadre che noi vorremmo affrontare l'anno prossimo. È più una questione di testa per giocare sia contro il Milan che con un'altra squadra alla stessa maniera. Negli ultimi anni abbiamo fatto dei percorsi incredibili in Europa, ma siamo mancati in campionato. La Roma è una squadra importante, che deve fare le competizioni più importanti che ci sono, contro squadre con cui merita di giocare. Il nostro obiettivo è quello di riportare la Roma dove merita di essere".

Come ti senti in questo momento?
"A livello calcistico mi sento molto bene, se avessero detto prima quello che ha fatto il mister saremmo tutti contenti. È iniziato un percorso dove c'è tanto da migliorare ma la strada è giusta. Sono contento di quello che sto facendo ma ancora non abbiamo raggiunto degli obiettivi che abbiamo in testa. Bisogna essere entusiasti per quello che stiamo facendo, si può fare bene e lavorare forte creando un percorso per essere felici".

Per un momento si è messo in crisi il rapporto con i tifosi. Da quello hai tratto la forza che poi è esplosa con De Rossi?
"Io ti voglio rispondere senza rispondere. Io sono qui dentro sono quello che vedono, tante persone apprezzano la mia trasparenza e in più qui dentro come avete capito per me io ho un ruolo importante. Perché è importante per me, non perché voglio esserlo. Non si tratta di legarsi la fascetta domenica, ma è tanto altro. Io alla Roma non gli mancherei mai di rispetto, perché mi ha dato tutta la mia vita. Tutto ciò che farò è sempre per il bene della Roma".

Cosa pensi ti abbia dato De Rossi?
"Rispetto ad altri allenatori ognuno ha le sue particolarità e ti insegna qualcosa che ti rimane dentro per sempre. Con il mister c'era già un certo tipo di rapporto, ma quando uno veste i panni di giocatore e allenatore si pensa sempre a fare il bene della squadra. Quello che ho avuto modo di dire al mister è che mi ha stupito sotto ogni punto di vista, l'ho sempre visto come una persona che sarebbe arrivata a fare l'allenatore ma non l'allenatore normale ma uno che rivoluziona e che invidiano tutti. Non mi aspettavo che fosse già così preparato, la verità è che sono rimasto inizialmente stupito ma adesso un po' meno perché lavoriamo da tempo. Prepariamo bene le partite e ci fidiamo, ci butteremmo dentro a un fosso per fare quello che ci dice lui. Per un allenatore sapere che puoi passare le tue idee a delle persone che hanno qualità e intelligenza per recepirle penso sia molto importante. Lui ce le fa arrivare bene e noi le recepiamo bene".

 

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