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Nela: "Fossi la società rinnoverei con De Rossi. Derby? Li ho sempre vissuti male"

Le parole dell'ex difensore giallorosso: "Conosco Daniele da quando era bambino e si è presentato pronto per la panchina. Il nostro vero derby era contro la Juventus"

Sebino Nela Olimpico

Sebino Nela Olimpico (GETTY IMAGES)

La Redazione
03 Aprile 2024 - 18:40

Manca sempre meno al derby della Capitale tra Roma e Lazio. Per affrontare il tema è intervenuto ai microfoni di Radio Romanista Sebino Nela, ex difensore giallorosso protagonista di tante stracittadine capitoline. Di seguito le sue dichiarazioni. 

Primo derby per De Rossi, come lo stai vedendo?
"Conosco De Rossi da quando era bambino, l’ho seguito passo passo nella carriera da calciatore, è stato un capitano storico con questa maglia e gli vogliamo tutti bene. È intelligente, ha studiato molto, si è fatto una bella esperienza in nazionale e si è presentato pronto al suo secondo impegno da allenatore. Io prolungherei il contratto a De Rossi, anche perché non abbiamo chiare la capacità della società, non mi andrei a impicciare in nomi altisonanti che prendono milioni e milioni. De Rossi se lo sta meritando. A breve oltre il derby c’è un impegno importante in Europa League. Mancano alcune partite quindi vediamo come va ma ad oggi rinnoverei il contratto immediatamente. Le cose stanno andando bene, lui è una persona empatica, non avevo dubbi che potesse creare buon ambiente con i ragazzi, i risultati gli stanno dando ragione".

Il giro a vuoto contro il Lecce può essere utile?
"Serve sia per l’allenatore che per la squadra, te lo dico per esperienza. Non deve scalfire la consapevolezza che c’è stata finora. Una partita strana se vogliamo, ci può stare perché se le vinci tutte diventi campione d’Italia, è un pareggio con una squadra che si deve salvare e che si è adattata bene con l'allenatore e sta bene a livello fisico. Dobbiamo preparare la prossima partita, non deve essere una battuta d’arresto ma una partita come ne capitano tante durante l’anno. Non dimentichiamo che squadre come Empoli o Sassuolo sono andate a vincere a Torino o Milano quindi rientrano nella normalità di 38 domeniche di campionato. Le prossime due partite decidono le stagione".

Quale pensi che possa essere la chiave vincente per il derby?
"Non ho mai sopportato il derby, mi hanno sempre esaltato ma ho sempre vissuto male il derby. Ho sempre avuto a che fare con compagni romani, questo vuol dire che la notte prima non si dormiva perché loro non dormivano e rompevano le scatole a tutti. Anche moltissimi non romani sentono appartenenza verso la maglia della Roma, ma ai romani il derby premeva, erano nervosi, si facevano partite a carte e biliardo".

Dybala come lo vedi?
"È un giocatore da doti tecniche straordinarie, la sua carriera la conosciamo bene, qualcuno è convinto che non ci si possa contare per tutta la stagione ma quando c’è si fa notare perché è molto bravo, è un giocatore di calcio. Speriamo possa essere protagonista a questo derby, ha un grande importanza, la stagione è condizionata da queste due partite attaccate".

Alla tua epoca la Lazio era nettamente inferiore, un po’ come il derby tra Real e Rayo Vallecano.
"Dicendo Rayo Vallecano hai dimostrato cattiveria nei confronti della Lazio. Noi ex calciatori ci troviamo spesso, io non sono social ma i ragazzi postano queste foto goliardiche. Posso dirlo con grande serenità e la pensiamo tutti così, negli anni 80 si è passati dalla Rometta alla Roma riconosciuta e rispettata all’estero. Per noi il vero derby negli 80 era contro la Juventus. La Lazio aveva problemi tra Serie B e altre cose".

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