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L'ex

Julio Sergio: "Vorrei vedere Totti a fianco a De Rossi"

Il "miglior terzo portiere del mondo", come lo definì Spalletti, ha rilasciato alcune dichiarazioni a TvPlay: "Chiesi a Mourinho se avesse voluto allenare il Brasile"

Julio Sergio nella stagione 2010/11

Julio Sergio nella stagione 2010/11 (As Roma via Getty Images)

La Redazione
01 Marzo 2024 - 19:00

Julio Sergio è tornato a parlare della Roma in un'intervista rilasciata a TvPlay, soffermandosi in particolar modo, oltre che sui suoi attuali impegni nel mondo del calcio, anche su Totti, De Rossi e Mourinho. Queste le sue dichiarazioni:

"Non sono mai stato un fenomeno, quindi avere affetto e rispetto di un club così fa sempre piacere. Sui social si parla spesso e vedo sempre i loro ringraziamenti".

Poi, su De Rossi: "Lui è stato umile e intelligente per fare le cose semplici. La squadra ha giocatori come Lukaku e Dybala per fare la differenza, quindi ha assegnato movimenti più semplici alla difesa e si è ritrovato uno Svilar in forma super. Me lo aspettavo perché già coordinava quando giocava. Risposta molto positiva e bellissimo inizio".

Rispetto al rapporto attuale tra la Roma e Totti, l'ex portiere giallorosso dichiara ivece: "Non mi aspettavo Totti lontano dalla Roma, ma da quando giocavo con la proprietà americana qualcosa già si sentiva. Francesco è una leggenda e non mi sembra normale che lui non sia coinvolto con la società. Sappiamo però che ha passato un momento particolare e poi ha preso una sua strada dopo aver lasciato la Roma. A me piacerebbe vedere lui dirigente, io al suo fianco e De Rossi allenatore!"

Nel corso dell'intervista si è parlato anche della sua attività di ambasciatore per il club dei Friedkin: "Io oggi ho un rapporto importante con la società, ho iniziato a fare l’allenatore nel 2014 e la Roma mi aveva invitato a fare l’ambasciatore nel Sudamerica. Ne abbiamo parlato e sviluppato le idee e oggi ho un accordo per fare cose in Sudamerica, di mercato, anche se non in esclusiva. Piano piano sto crescendo, a fine marzo tornerò in Italia per 15-20 giorni, ma mi piacerebbe tornare a vivere a Roma". 

Infine, sulla possibilità di vedere Mourinho sulla panchina del Brasile: "A me non importa della nazionalità del CT del Brasile. Gli allenatori brasiliani sono bravi ma tanto diversi da quelli europei. Io ho chiesto di persona a Mourinho se avesse voluto, ma mi ha detto no, almeno in quel momento. Oggi non lo so. Con la nazionale però abbiamo perso quasi un anno a chiacchierare su Ancelotti a cui secondo me non hanno fatto neanche una telefonata, perché poi ha rinnovato col Real Madrid. L’organizzazione del calcio brasiliano è un problema, perché abbiamo ancora i migliori giocatori, ma non li sviluppiamo come dovremmo. Sto lavorando per portare un grande allenatore italiano nel campionato brasiliano, perché credo che ne gioverebbe a livello tattico tutto il sistema calcio brasiliano. Per Conte però non abbiamo abbastanza soldi… magari! Tempo fa provai col Vasco da Gama, ma ora sto provando con due proposte al Botafogo". 

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