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Porta in bilico

Viaggio nella crisi di Rui Patricio

Dall’addio di Mou il portiere giallorosso è apparso in grandissima difficoltà. Errori con Verona, Salernitana e Inter. E adesso, in vista di Rotterdam, si scalda Svilar

Rui Patricio tra i pali della Roma

Rui Patricio tra i pali della Roma (GETTY IMAGES)

Andrea Di Carlo
13 Febbraio 2024 - 08:08

Piove sul bagnato, un po’ come accaduto sabato pomeriggio all’Olimpico. Il ruolo più delicato che traballa, la porta che torna ad essere pericolosamente vulnerabile e gli errori che continuano a ripetersi. Non è affatto un momento semplice per Rui Patricio: il portiere portoghese nella sfida contro l’Inter è apparso in seria difficoltà, incerto e poco sicuro nelle occasioni più importanti della partita e con enormi responsabilità su più di un gol dei nerazzurri. I mugugni all’Olimpico non sono mancati e l’ennesima prestazione al di sotto della sufficienza sta facendo senza dubbio riflettere De Rossi sulle gerarchie tra i pali.

A caccia del titolare
Nel momento in cui il nuovo allenatore è subentrato a Mourinho il tema portiere è stato affrontato anche in conferenza stampa: «Le gerarchie in porta le ho decise quando sono arrivato, penso che Rui Patricio abbia parato molto bene e una partita non cambia la mia opinione, il portiere deve avere delle gerarchie ben stabilite che poi non sono eterne. Svilar lo conoscevo meno ma mi ha impressionato per completezza, un errore non cambia l’opinione che ho di Rui Patricio, ha salvato tante partite ed è concentrato su ciò che dovrà fare». Ora gli errori, anche grossolani, si sono moltiplicati e la condizione mentale del portoghese rischia di essere un fardello pesante da gestire.

In questo frangente la gestione di De Rossi è arrivata già ad un momento cruciale. Confermare Rui e rinnovargli la fiducia, sperando che emerga la sua esperienza, oppure dare fiducia a Svilar, già a partire dalla notte di Rotterdam in Europa League, nella decisiva  sfida contro il Feyenoord di Slot. Saranno giorni di riflessioni, già oggi alle 10.30 per la ripresa a Trigoria.

Tra presente e futuro
Esiste un discorso di natura tecnica ma anche un altro di programmazione. Perché il contratto di Rui Patricio scade il 30 giugno e non verrà rinnovato, a maggior ragione dopo l’allontanamento di Mourinho e Nuno Santos da Trigoria. Ma anche sul fronte Svilar il campo non ha dato ancora modo di formulare, con certezza, se ci sono i presupposti per puntare su di lui nel futuro. E visto l’addio del portoghese già in programma, la logica aziendale porterebbe a lavorare di più su Mile, per poi indirizzare al meglio il lavoro di un direttore sportivo (poltrona ancora curiosamente vacante) nell’individuare il titolare del futuro. Ma intanto c’è da blindare la porta della Roma, tra Europa e campionato, per tornare presto in Champions League. E servono mani ferme per allontanare ogni pericolo.

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