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toh, chi si rivede

Roma vecchie maniere

Ranieri lo allenò nella stagione della rimonta sfumata sull’Inter di Mourinho. C’era di nuovo lui in panchina, commosso dal calore della Sud, quando Daniele salutò i giallorossi

Daniele De Rossi Claudio Ranieri

Daniele De Rossi Claudio Ranieri (GETTY IMAGES)

04 Febbraio 2024 - 08:15

Non sarà la prima volta che s’incontreranno da colleghi, domani sera all’Olimpico: perché Daniele De Rossi e Claudio Ranieri si ritrovano a distanza di un anno da quel Cagliari-Spal che, il 27 gennaio 2023, vide la vittoria per 2-1 dei sardi sugli estensi. Ne è passata di acqua sotto ai ponti, da allora, nonostante siano trascorsi soltanto 12 mesi: DDR, esonerato dalla Spal due settimane dopo quel ko in terra sarda, ora siede sulla panchina della sua squadra del cuore, chiamato a sostituire un mostro sacro come José Mourinho; e “Sor Claudio” (noi preferiremo sempre il romanesco “Sor” alla variante inglese  “Sir”, e non certo per svilirlo, anzi), dopo una cavalcata che ha visto il Cagliari impegnato nei playoff, è riuscito a riportare i rossoblù in Serie A. Domani avranno modo di affrontarsi di nuovo nello stadio che li ha visti combattere assieme tante battaglie: De Rossi al centro del campo, Ranieri a dare indicazioni dalla panchina. Del resto, il tecnico di San Saba è il terzo allenatore sotto la guida del quale DDR ha disputato più partite (74) nell’arco della sua carriera. Non solo: Ranieri, come Spalletti, ha allenato Daniele in due diverse parentesi. La prima tra il 2009 e il 2011, la seconda nel 2019, proprio in concomitanza degli ultimi mesi di De Rossi con la maglia giallorossa. 

A un passo dal sogno
Quando, nel settembre 2009, prese il posto di Spalletti, Ranieri riuscì a ridare motivazioni a una squadra che sembrava ormai del tutto spenta. Pian piano, anche per merito di un De Rossi in stato di grazia (fu la sua stagione migliore a livello realizzativo, con 11 reti in 49 gare), i giallorossi risalirono la china e arrivarono a contendere lo Scudetto all’Inter di Mourinho. A inizio aprile, dopo aver recuperato 11 punti in tre mesi ai nerazzurri, ci fu il sorpasso, poi vanificato dalla scellerata sconfitta casalinga contro la Sampdoria il 25 aprile 2010. La Roma arrivò comunque seconda,  ma la stagione seguente le cose si misero subito male: a febbraio, dopo un ko clamoroso col Genoa (da 3-0 a 3-4 nel giro di 30’), Ranieri si dimise, sostituito da Vincenzo Montella. 

Il bis
Ma le strade di De Rossi e Ranieri erano destinate a incrociarsi di nuovo, e in un momento particolarmente cruciale: nel marzo 2019, Pallotta esonerò Di Francesco e si affidò proprio a Sor Claudio, chiamato a traghettare la Roma fino a fine stagione. E il finale fu piuttosto burrascoso, scosso dall’annuncio dell’addio di DDR affidato a un laconico tweet di inizio maggio. Con i tifosi furiosi nei confronti del patron, Ranieri riuscì comunque a condurre i giallorossi alla qualificazione alla futura Europa League. Merito anche di DDR che - tra le altre cose - segnò l’ultimo gol della sua carriera con la Roma a Marassi, il 6 aprile, permettendoci di battere 1-0 la Samp. Poi, il 26 maggio, in occasione di Roma-Parma, Daniele Salutò la sua gente: un semplice arrivederci, come hanno dimostrato i recenti avvenimenti, che lo hanno riportato in giallorosso. Per DDR quel giorno tanta emozione, ma le lacrime furono tutte di Ranieri che, omaggiato con cori e striscioni dalla Curva Sud, si commosse e rivolse un inchino al cuore pulsante del tifo giallorosso. Domani i due si ritroveranno, da avversari, ma di certo con quella «voglia di stringersi un po’» che fece da colonna sonora alla stagione 2009-10. Poi, però, ognuno penserà alla sua squadra. Come è giusto che sia.

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