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Il nuovo corso

Addio Pinto, ma il futuro è già iniziato

Il gm a Trigoria ha salutato squadra e tifosi. La proprietà lavora per annunciare a breve il nuovo ds

Pinto in conferenza

Pinto in conferenza (GETTY IMAGES)

Andrea Di Carlo
03 Febbraio 2024 - 07:00

Dall’enorme finestra del suo ufficio si vede nitidamente il campo principale di Trigoria, utile per non perdere mai troppo di vista l’attività della squadra. Quel gruppo che negli ultimi due anni e mezzo ha costruito, tassello dopo tassello, cercando di aggiungere qualità e di allontanare gli elementi fuori dal progetto. Da quella finestra sul mondo Roma ha chiuso nel 2021 la sua prima operazione, il ritorno a Trigoria di El Shaarawy, e sempre lì dentro ha sistemato i documenti da inviare all’Empoli per chiudere il suo ultimo colpo, Tommaso Baldanzi. Da oggi Tiago Pinto non è il più il general manager dell’AS Roma. Per molti più direttore sportivo, per altri più un abile organizzatore dell’area tecnica, il nome al quale i Friedkin avevano affidato le chiavi e il volante. Non a caso per arrivare al suo ufficio occorre superare, sulla destra, anche la doppia porta (senza maniglie) dell’ufficio di Dan e Ryan.  

E ieri, per l’ultima volta, ha guardato il campo da quella finestra, durante la seduta delle 10.30, ha sistemato le ultime cose e si è chiuso alle spalle quello che è stato più di un ufficio negli ultimi anni. Il saluto ai collaboratori, le ultime camminate nei corridoi del centro sportivo per raggiungere gli spogliatoi dove ha salutato la squadra. Poi è passato ai dipendenti, i volti amici con il quale ha condiviso il percorso in giallorosso. Saluti e  abbracci con tutti i presenti, ma non solo all’interno del Fulvio Bernardini: fuori dall’ingresso principale lo attendevano anche diversi tifosi, desiderosi di ringraziarlo per il lavoro svolto. Ce lo hanno descritto commosso, fermo e per nulla titubante sulla decisione di lasciare la Roma ma visibilmente dispiaciuto del capitolo che si stava chiudendo. Poi il suo Suv ha imboccato per l’ultima volta la Laurentina, mentre a Trigoria iniziava ufficialmente il nuovo corso. Il progetto, tutto in salsa portoghese, affidato a lui e Mourinho fa già parte della storia del club, da oggi inizia il futuro. E la caccia al sostituto prosegue.

Da Retexo a ...Retexo
Si ripartirà da dove tutto ha avuto inizio. Perché anche il nome di Tiago Pinto uscì fuori dall’affollato database della Retexo di Charles Gould. Un annuncio a sorpresa, in pieno stile Friedkin, di un profilo mai uscito prima sui media. E lo scenario non è detto che non si ripeta, per modalità di annuncio ma anche per la scelta del dirigente che andrà a sostituire il portoghese. Di nomi ne sono usciti tanti, molti forse più come suggestioni o come desiderio di molti tifosi: dopo l’importante esperienza al Milan il nome di Ricky Massara metterebbe tutti d’accordo, ma l’idea non è mai divenuta una reale opzione. La tendenza rimane quella di affidare il nuovo progetto tecnico ad un dirigente straniero, conoscitore del mercato ma con esperienza nel mondo dello scouting. Circola con insistenza il nome di Maurice del Rennes, ma la Roma può permettersi di programmare il futuro da giugno e non già da oggi? Per questo profili liberi come Neppe, in uscita dal Bayern Monaco, e Schmadtke, che ha appena salutato il Liverpool, farebbero al caso della famiglia Friedkin, descritta pienamente coinvolta nel cosmo Roma. Dall’esonero di Mou alla scelta di De Rossi, proseguono le ricerche del nuovo ds. Il tempo stringe, ma non ci sarà troppo da aspettare. E attenti alle sorprese, con loro sono sempre dietro l’angolo.

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