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Mancini, l'essenziale visibile agli occhi

La pubalgia non lo ha fermato. Con il Napoli ha toccato le 200 presenze: la Sud e Mou ne esaltano l’abnegazione

Mancini al termine di Roma-Napoli

Mancini al termine di Roma-Napoli (GETTY IMAGES)

27 Dicembre 2023 - 08:30

Non conosce bandiera bianca Gianluca Mancini. Non soltanto perché da quattro anni e mezzo ha abbracciato quella giallorossa promettendo di incarnarla in un futuro nemmeno troppo lontano. Ma anche perché la resa non fa parte del suo modo di essere. Nei confronti degli avversari di turno e perfino di qualche noia fisica che prova a tormentarlo, senza però mai riuscire a fermarlo. Leggere i suoi numeri da romanista per credere. Sempre presente in questo campionato nonostante una latente pubalgia che spesso non gli permette di allenarsi, Mancio ha appena toccato due cifre tonde mica male: 150 partite in Serie A con la maglia della squadra della Capitale, 200 presenze complessive.

Le cifre non mentono, eppure la sua abnegazione è stata recentemente esaltata con ulteriore efficacia da due totem del romanismo che già in passato avevano manifestato una spiccata (e motivata) predilezione per il numero 23. Nella cornice del big match casalingo contro il Napoli, il primo quadro celebrativo lo ha dipinto la Sud con uno striscione che non lascia spazio a interpretazioni: «Cuore e sacrificio in campo, fomento sotto la Curva: Gianluca Mancini romanista ideale». Al termine della sfida, l’affresco è stato impreziosito dal tocco mourinhano: «È un campione. Non si è allenato per una settimana ma ha giocato. La pubalgia è molto dura, ma ha giocato e lo ha fatto per la squadra. È un esempio di quello che va fatto».

Lo Special One sa che su di lui può contare sempre, soprattutto nell’emergenza che la sua difesa sta vivendo fin dall’inizio di questa stagione: già senza il lungodegente Kumbulla, dal 1° settembre ha dovuto fare a meno anche del leader di reparto Smalling. E ora che l’albanese è in procinto di rientrare (mentre appare ancora lontano il ritorno di Chris), dovrà rinunciare a Ndicka, proprio quando  il lungo rodaggio nel calcio italiano sembrava definitivamente concluso: l’ex Eintracht è in partenza per la Coppa d’Africa. Morale della favola: al di là dei possibili rinforzi provenienti dal mercato di gennaio, sarà ancora Mancini (insieme con Llorente) la certezza alla quale affidarsi. Su Gianluca peraltro pende da tempo la diffida: il quarto cartellino giallo è arrivato nel derby (per proteste e in avvio di gara, nonostante la fascia, come con l’Inter), ma da allora è riuscito a evitare sanzioni e dopo il Napoli potrà esserci anche contro la Juventus. Nell’ultimo incrocio finì 1-0 per la Roma. Bel gol, firma sua. Rara, sì. Ma quando il gioco si fa duro... 

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