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Big Rom

Lukaku: "Io alla Roma? Ringrazio Nainggolan. Ho lavorato duramente in estate"

L'attaccante ha parlato in conferenza stampa dal ritiro della nazionale belga: "In alcuni momenti ho pensato di poter esplodere, ora sono concentrato sul campo"

L'esultanza di Lukaku dopo uno dei gol messi a segno contro il Cagliari

L'esultanza di Lukaku dopo uno dei gol messi a segno contro il Cagliari (GETTY IMAGES)

La Redazione
11 Ottobre 2023 - 14:48

Parla Romelu Lukaku. L'attaccante giallorosso, ora impegnato con la nazionale belga, ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa. Dalla passata estate turbolenta, al nuovo capitolo con la maglia della Roma. Di seguito le parole di "Big Rom". 

"La maggior parte delle persone in sala mi conoscono. Sapete che non mi piace girare intorno ad un argomento. Parlerò per tempo, ma se dicessi davvero come è andata l'estate scorsa, tutti rimarrebbero scioccati. Ci sono stati momenti in cui ho pensato davvero di poter esplodere, cinque anni fa probabilmente lo avrei fatto. Ora mi sono concentrato su quello che so fare meglio: giocare a calcio. Ho lavorato duro tutta l'estate. Devo ringraziare anche Radja Nainggolan per aver dato il contatto alla Roma".

L'interesse dell'Al-Hilal?
"Sono stato onorato di questo interesse, ma dopo le conversazioni non ero del tutto convinto. Sono il club più grande del Medio Oriente e il campionato lì diventerà uno dei più grandi al mondo, ma non volevo ancora lasciare l'Europa".

Cosa rappresenta per te giocare per il Belgio?
"Giocare per la nazionale è speciale. All'inizio avevo difficoltà, ma ora non vedo l'ora di fare grandi cose qui. Tedesco? È molto diretto e sa quello che vuole. Anche il gruppo lavora duro, quindi le cose stanno andando abbastanza bene con il nuovo ct".

Le occasioni mancate nella finale di Champions League?
"Ero un po' a disagio, la mia mente era fuori posto per quello che era successo nei giorni prima. Di questo parlerò più avanti".

Cosa è successo questa estate?
"Sapevo perfettamente cosa sarebbe successo quest'estate. C'erano alcuni club in cui sicuramente non sarei andato. Alla fine bisogna anche soppesare quello che è successo a livello calcistico e personale negli ultimi anni ed è per questo che ho fatto la mia scelta. Non parlo molto fuori dal campo, non è nel mio stile. Preferisco parlare sul campo, ma a volte è anche bello dire alla gente cosa è successo e cosa no. Penso che un giorno lo farò. Perché non adesso? Perché voglio concentrarmi sul calcio. Quando dico delle cose, queste vengono prese fuori contesto e io non voglio che accada. Voglio mantenere il giusto profilo ora che sono in forma".

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