AS Roma

Non basta El Shaarawy ma la Roma di Mourinho già si vede

Nel primo tempo arrivano la traversa di Mancini e il vantaggio del Faraone. Nella ripresa il pareggio di Bruma, occasioni per Dybala, Matic e Belotti

Kristensen abbraccia El Shaarawy dopo il gol

Kristensen abbraccia El Shaarawy dopo il gol (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Daniele Lo Monaco
27 Luglio 2023 - 08:44

Finisce in parità la terza amichevole precampionato della Roma, ma conforta l’atteggiamento sempre propositivo della squadra, raggiunta solo a pochi minuti dalla fine sul pareggio dal Braga, terza forza portoghese, dopo il vantaggio nel primo tempo di El Shaarawy. Belotti, generoso in fase di non possesso ma sempre approssimativo nelle conclusioni, è l’unico che è rimasto in campo per tutta la partita. 45 minuti per tutti gli altri. Già pericoloso Dybala, a dispetto di una condizione ancora da rifinire. Bene Aouar, un po’ timido Kristensen, non ancora a suo agio (soprattutto col pallone tra i piedi) Ndicka.

Il 352 è il vestito che Mourinho sembra aver scelto in questa prima versione della sua terza Roma, e se arriveranno anche gli attesissimi Scamacca e Renato Sanches José avrà finalmente una rosa al completo con due giocatori per ruolo in ogni zona del campo. Nel primo tempo dei nuovi ha schierato il timido Kristensen in fascia destra e l’intraprendente Aouar mezzala sinistra, con Cristante in regia e Bove a completare il centrocampo, Zalewski a sinistra, Mancini con Smalling e Llorente in difesa davanti a Rui Patricio, e davanti Belotti ed El Shaarawy. Potrebbe essere la formazione che tra 25 giorni scenderà in campo per l’esordio di campionato con la Salernitata, considerando che Pellegrini e Dybala non ci saranno. E a rendere tutto più veritiero, Mourinho invece di mettersi in panchina si è autorelegato in tribuna con Foti e Nuno Santos: saranno squalificati anche loro e vogliono cominciare ad abituarsi.

4231 per il Braga di Artur Jorge, con i due Horta e Bruma sulla trequarti, l’abulico Ruiz davanti, Al Musrati e Carvalho in mediana e Gomez, Fonte, Niakaté e Borja in difesa. Lasciando il possesso agli avversari, come da abitudine, è stata la Roma a condurre in ogni caso le danze, tenendo i portoghesi ben lontani dalla porta del loro connazionale Rui Patricio e arrivando ad insidiare invece la porta di Matheus in due evidenti occasioni, la prima su corner perfettamente tagliato da Aouar per Mancini (deviazione disperata di Matheus e traversa piena) e la seconda con l’occasione del gol, su splendido lancio di Mancini per El Shaarawy, scarico per Zalewski che in dribbling si è aperto la strada per calciare di sinistro, ma la conclusione stretta ha favorito invece il gol a porta vuota di El Shaarawy. Poco prima una bella infilata di Aouar non è stata sfruttata da Belotti, mentre al 29’ è stato bravo Rui Patricio a respingere l’unica palla pericolosa calciata dagli avversari, nello specifico da Riccardo Horta da 20 metri su punizione (barriera perforata). Nel finale due contusioni hanno spaventato un po’ Mourinho, prima per un intervento al limite del regolamento del vecchio Fonte su El Shaarawy, il secondo per uno scontro tra Mancini e Belotti, con promettente ripartenza due contro due fermata dall’arbitro, e cure pronte al difensore romanista sanguinante dal naso. Niente di grave, per fortuna, e appuntamento al secondo tempo.

Tutta nuova la formazione, con Celik, Ibañez e Ndicka davanti a Svilar (e tante difficoltà ad uscire col pallone tra i piedi), Karsdorp, Pagano, Matic, Pellegrini e Spinazzola in mezzo, Dybala a far coppia con l’unico superstite Belotti davanti. 6 i cambi per il Braga, distribuiti nell’arco della ripresa. Diverse le occasioni per la Roma, la prima dopo pochi secondi con Karsdorp ad invitare prima Belotti (liscio) e poi Dybala (alto) alla conclusione. Al 21’ e al 25’ ci ha provato ancora Paulo, con un paio di conclusioni fuori di poco. Al 41’ il pareggio di Bruma, lasciato libero da Celik  (ingannato da una deviazione di Pellegrini). Nel finale occasioni non sfruttate da Matic e Belotti.

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