AS Roma

Renato Sanches tra tira e molla

Pinto lo vuole in prestito, il Psg per ora non apre. Il nodo per sbloccare l’affare è nella formula del riscatto. Stallo anche su Morata, ma arriva la tentazione araba

Renato Sanches con il PSG

Renato Sanches con il PSG (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
21 Luglio 2023 - 07:00

Renato Sanches sì, Renato Sanches no. Il bilancino delle ultime ore sul primo obiettivo della Roma a centrocampo è in continua oscillazione e al momento - come spesso accade nelle lunghe contrattazioni - la lancetta è ferma sul “forse”. Il nodo è sempre il solito che in questa fase attanaglia gran parte dei club: chi vende vuole monetizzare, o quantomeno assicurarsi certezze di cassa per il futuro; chi compra cerca di risparmiare il più possibile e non essere ostaggio di costi sicuri nella prossima stagione. Così il Paris Saint-Germain, che in un primo momento sembrava aver aperto a un prestito per il mediano portoghese, ora appare fermo nel volersi garantire almeno l’obbligo da parte dei giallorossi, che invece premono per mantenere il solo diritto dal 2024. Situazione che ricalca quella del West Ham per Scamacca, o della stessa Roma per i propri esuberi.


Peraltro dalla Francia rimbalzano voci che vedrebbero lo stesso giocatore non così convinto di trasferirsi in una squadra che non giocherà la Champions League. Al di là delle (presunte) preferenze di Sanches, il General manager Tiago Pinto sembra aver trovato però la chiave giusta dal punto di vista dell’ingaggio, che ammonta attualmente a 5 milioni e mezzo più bonus, ma che per circa la metà sarebbe a carico del Psg. C’è chi legge la disponibilità da parte dei francesi a farsi carico di buona parte dello stipendio di Sanches come una sorta di risarcimento per l’affare Wijnaldum (che è ancora in attesa di sistemazione e non disdegnerebbe una rivincita all’ombra del Colosseo) della scorsa stagione. Più probabilmente i problemi fisici che hanno accompagnato le recenti esperienze del connazionale inducono Pinto a tutelarsi. Il centrocampista piace, anche a Mourinho (che ha lo stesso procuratore), ma la mancanza di garanzie fisiche richiede cautela.


L’alternativa principale in mezzo al campo resta sempre l’austriaco del Bayern Marcel Sabitzer, sul quale però si segnala il recente interesse del Borussia Dortmund. Più defilata la pista che porta al ritorno di Paredes, da giorni nel mirino di Sarri e del Galatasaray. L’ex romanista non sembra convinto del trasferimento in Turchia, ma il profilo cercato dalla Roma corrisponde a quello di una mezzala dinamica più che a un regista. Chi invece non lascerà il centrocampo di Mou è Lorenzo Pellegrini, che ha declinato sul nascere una possibile offerta araba, dall’Al-Nassr. 
Sirene arabe anche per Alvaro Morata, precisamente dall’Al Shabab, che conta di chiudere l’affare a breve. Lo spagnolo però continua a preferire l’Italia, anche se le possibili trattative con Inter e Roma vivono una fase di stallo, principalmente per le richieste dell’Atletico Madrid giudicate da entrambe ancora troppo esose. Per chi scorge indizi anche dai social, ieri è arrivato un post di Mourinho riferito a uno dei migliori centravanti allenati in carriera, Didier Drogba: «Il 20 luglio 2004 ho avuto questo attaccante. Non poteva segnare, non poteva lavorare, non poteva combattere, non poteva guidare. Sono stato fortunato a vincere 3 Premier League con questo tizio», il messaggio accompagnato proprio dal like di Morata. Il trasferimento in giallorosso continua a essere possibile (se la pista araba non avrà seguito), ma non prima di qualche cessione in grado di immettere denaro fresco nelle casse di Trigoria. Intanto altri flussi di cash possono arrivare dal main sponsor, dopo i contatti con un’importante compagnia aerea.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLIATI