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Dal mercato

Lupi camaleontici

Non solo Aouar: anche altri obiettivi possono ricoprire più ruoli. Da Kristensen a Traoré passando per Kamada, con la possibilità di cambiare modulo

Aouar nel suo primo giorno alla Roma

Aouar nel suo primo giorno alla Roma (GETTY IMAGES)

08 Luglio 2023 - 09:00

Era il novembre del 2021 quando, causa emergenza infortunati, José Mourinho schierò per la prima volta la sua Roma con la difesa a tre. Da allora, il tecnico portoghese è andato avanti così (salvo un paio di eccezioni) e anche per la sua terza stagione nella Capitale sembra intenzionato a mantenere quest’assetto. Ma la retroguardia non è l’unico reparto a poter cambiare: centrocampo e attacco a loro volta possono essere plasmati a seconda delle circostanze e delle esigenze specifiche, anche in virtù dell’avversario che ci si trova di fronte.  Tutto questo, però, è possibile soltanto se si hanno calciatori polivalenti, in grado cioè di ricoprire più ruoli oltre a quello cosiddetto naturale: alcuni, come Zalewski o El Shaarawy da esterni, vengono adattati, altri hanno la propensione naturale alla duttilità. Di questa seconda categoria fa parte, ad esempio, Houssem Aouar: l’algerino, primo acquisto della Roma per il 2023-24 è un centrocampista centrale puro, abile nella costruzione, ma con la propensione a guardare sempre in avanti; caratteristica, questa, che in passato ha portato i suoi ex allenatori (tra cui Rudi Garcia) a schierarlo come trequartista. L’ex Lione rappresenta dunque una sorta di alter-ego complementare di Lorenzo Pellegrini: se il Capitano dà il meglio di sé tra le linee, ma si adatta perfettamente sulla linea mediana, Aouar è un centrocampista che all’occorrenza può agire 15-20 metri più avanti. 

Mentre l’altro volto nuovo, Ndicka, è un difensore centrale puro, gli altri nomi in orbita giallorossa sono calciatori in grado ri ricoprire più ruoli. Rasmus Kristensen è un terzino destro naturale (e perciò il suo arrivo consentirebbe il passaggio a una difesa a quattro, eventualmente), ma al Leeds ha fatto anche il quinto di centrocampo; proprio come Celik, per capirci. E proprio come il turco, anche lui può adattarsi - in caso di emergenza - come braccetto di destra in una difesa a tre; certo, non il ruolo a lui più congeniale, ma si tratta comunque di una possibilità. 

Più avanti si muovono invece Daichi Kamada e Adama Traoré, entrambi accostati alla Roma. Il primo è un trequartista centrale  puro, ma in passato ha fatto anche la seconda punta nel 4-4-2; nell’ultima stagione, inoltre, il tecnico Glasner lo ha schierato anche come centrale di centrocampo nel 3-4-2-1. Traoré invece è un’ala destra naturale, adattabile a sinistra, ma è un profilo da 4-3-3 o da 4-2-3-1: rapidissimo e abile nel dribbling, a volte ha giocato anche come “falso nueve”, ma la fascia è il suo habitat naturale. In ogni caso, a prescindere da chi arriverà e chi no, la Roma punta sulla duttilità: una caratteristica che storicamente Mourinho ha sempre gradito molto nelle sue rose. 

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